La scoperta di una speleologa, la grotta Bac dove sono state scoperte le siringhe usate è utilizzata per attività didattiche e visite dal CAT Trieste
La scoperta di decine di siringhe all’interno della Grotta bac, a Basovizza, risale a una ventina di giorni fa, quando una speleologa si è accorta della presenza dei pericolosi rifiuti e lo ha segnalato agli speleologi del CAT Trieste.
Il CAT Trieste utilizza questa grotta per visite didattiche con scolaresche, perciò i mebri dell’associazione hanno provveduto a ripulire e bonificare la grotta che si apre in una proprietà privata.
La Bac ha una profondità di 16 metri e uno sviluppo planimetrico di 130 metri. Era stata usata per far scoppiare i residuati bellici al termine dei conflitti mondiali e, subito dopo l’ingresso, prima dei passaggi più stretti, è presente un’ampia galleria. «La Bac – racconta il presidente Franco Gherlizza – è in una proprietà privata e prima di usarla abbiamo chiesto tutte le autorizzazioni del caso. È pratica per le scolaresche in quanto l’accesso è semplice e dentro non ci sono rischi essendo quasi tutta in piano. È un luogo sicuro dove raccontare e spiegare le peculiarità del mondo sotterraneo. Purtroppo nell’ultimo anno e mezzo causa pandemia non abbiamo potuto accompagnare nessuna classe».
Le siringhe sono state trovate subito all’entrata. «L’accesso – conferma Gherlizza – è semplice, non bisogna addentrarsi troppo ed è vicino alla strada. L’unica cosa positiva, se così la possiamo definire, è che le persone che hanno usato le siringhe poi le hanno tappate». Il personale del Club ha provveduto a spostare le siringhe in un posto “sicuro”. Resta però la complessità dello smaltimento trattandosi di rifiuti speciali. «Abbiamo contattato l’assessore comunale all’ambiente Luisa Polli – spiega il presidente – sperando ci possa aiutare su come gestire questo genere di rifiuti. Siamo a disposizione per accompagnare chi poi potrà effettuare la rimozione delle siringhe». L’assessore, pur confermando la disponibilità dell’amministrazione, precisa che «non possiamo intervenire con il nostro personale in quanto si tratta di area di competenza del Catasto Grotte della Regione». I volontari del Cat hanno invece provveduto a pulire il resto della Bac, portando via varia immondizia, per lo più scatolame.
Notizia originale su:
Il Piccolo