Sono disponibili online, in formato PDF, gli ultimi tre bollettini della rivista “Sardegna Speleologica” – La rivista della Federazione Speleologica Sarda.

Con i numeri 29, 30 e 31, si è conclusa la digitalizzazione dei bollettini periodici della Federazione Speleologica Sarda. In evidenza in questi numeri:

BOLLETTINO n° 29 del 2017 interamente dedicato all’area orientale della Sardegna e articolato sulle quattro principali grotte che costituiscono il Sistema Carsico della Codula Ilune, in una ricostruzione cronologica delle esplorazioni a partire dagli anni ’50 sino alle ultime attività che nel 2016 hanno portato alla congiunzione dei complessi Bue Marino – Su Molente e Monte Longos – Su Palu.
Tra i vari articoli:

Il Bue Marino – Storie di esploratori – a cura di Maurizio Murgia,
Un racconto certosino che descrive tutte le fasi esplorative e burocratiche che si sono susseguite e intrecciate nel corso degli anni e delle esplorazioni. Il racconto, contiente alcuni “estratti” delle relazioni scritte dagli esploratori del tempo… “nella spiaggetta delle foche, ancora vergine al turista, attratto da un insolito brontolio, ho scoperto un “cucciolo” di appena 10-15 giorni. Russava beatamente. L’ho preso tra le mie braccia e ne ho sentito il caldo tepore della sua fitta peluria. (…) Occhi dolci. Pareva che anch’esso sognasse a occhi aperti. Lo riappoggiai sulla soffice culla di sabbia e fece un breve tentativo di seguirmi mentre mi dirigevo al mio battello d’aria. Allontanandomi, mamma foca fece la sua improvvisa apparizione sull’acqua (…)” queste le parole di Bruno Piredda, storico esploratore del Gruppo Grotte Nuorese, che racconta l’incontro con la foca monaca che in quel tempo abitava all’interno della grotta.

Il sistema carsico del Supramonte orientale – a cura di Leo Fancello, Daniel Hutnan e Roberto Loru
Il racconto della scoperta e dell’esplorazione della Grotta di Su Molente, grotta cruciale per il collegamento di tutto il sistema carsico. Un racconto incalzante, ricco di particolari che descrive ogni evoluzione della scoperta negli anni dell’esplorazione di questa cavità, le avventure e le difficoltà che hanno affrontato gli esploratori sino al 2012 anno in cui si ha la svolta delle esplorazioni….

La giunzione – a cura di Daniele Maugeri, Marcello Moi e Enrico Seddone.
…questo è il racconto di come abbiamo portato a compimento un’avventura lunga tre decenni, il cui apice si svolge nei sifoni a valle di Monte Longos…, così inizia il narrazione dell’incredibile campo speleo che all’inizio del messe di giugno del 2016, ha permesso la congiunzione dei sistemi carsici di Monte Longos – Su Palu e Bue Marino – Su Molente. Gli speleosub protagonisti raccontano le fasi organizzative, le preoccupazioni pre-esplorazione, i dettagli e le emozioni delle tre giornate passate dentro la grotta….

Sardegna Speleologica 29_2017

BOLLETTINO n° 30 del 2018, rappresenta una raccolta delle diverse attività, esplorative e di studi, poste in essere negli ultimi anni, ancora alcuni retroscena relativi alla giunzione del sistema carsico di Monte Longos – Su Palu e Bue Marino – Su Molente, un importante congresso internazionale di biospeleologia, studi relativi all’Idrogeologia del Complesso Carsico di Codula Elune e un del sito Sito Geo-speleologico e archeologico di “Sa Marchesa” a Nuxis. Tra i vari articoli:

Congresso di Biospeleologia – a cura di Manuela Mulargia, Roberto Cogoni, Enrico Lunghi e Salvatore Buschettu.
Lo scopo del congresso era quello di fare il punto sullo stato delle ricerche biospeleologiche a livello nazionale ed internazionale per capire quali fossero le strade percorribili al fine di incrementare le conoscenze sugli aspetti biotici delle grotte, con obiettivo principale la tutela della biodiversità sotterranea. Un incontro che ha rappresentato occasione per approfondire diversi argomenti tra i quali la legislazione in materia di protezione e conservazione della fauna cavernicola, modalità e l’etica dei campionamenti scientifici non da ultimo il problema delle trappole all’interno delle cavità.

“SA MARCHESA” di Nuxis Sito Geo-speleologico e archeologico – a cura di Roberto Curreli.
Un sito geo-speleologico archeologico allestito e localizzato nel sito minerario dell’ex miniera “Sa Marchesa”, immerso in uno scenario che permette di esaminare buona parte della sequenza geologica caratterizzante il basso Sulcis. Nelle vicinanze la grotta di “Su Montixeddu”, anch’essa inserita nel percorso di valorizzazione del sito. Negli edifici minerari sapientemente recuperati è stato allestito un piccolo museo geo-speleologico, che attraverso le sue tre sale espositive offre la possibilità ai visitatori di osservare, oltre alle attrezzature inerenti l’attività speleologica, i campioni di rocce tipiche dell’area sulcitana, sino agli elementi ceramici più significativi rinvenuti negli ambienti ipogei e riprodotti fedelmente che rappresentano le principali facies preistoriche.

Sardegna Speleologica 30_2018

BOLLETTINO n° 31 del 2019 una raccolta delle nuove e vecchie scoperte in terra sarda, campi di federazione e diverse attività portate avanti dalla speleologia isolana. Tra i vari articoli:

Il tesoro perduto – La scoperta del tempio ipogeo di Su Benatzu – a cura di Angelo Pani.
Un luogo di culto intatto, circa 1500 oggetti, un unicum nella storia dell’archeologia sarda…. Questo è quello che nel 1968 gli speleologi dell’Associazione Speleologica Iglesiente trovarono all’interno della cavità nota come Grotta Pirosu. Il racconto tratto da una relazione dello speleologo Antonio Assorgia che descriveva quello che accadde la notte del dicembre 1968 “….il mio occhio fu attratto da uno strano luccichio proveniente dalla destra; mi accostai per osservare meglio e la luce del casco illuminò uno strano mucchio di pance di vasi nerastri….”. una ricostruzione dettagliata dei fatti che hanno seguito lo straordinario ritrovamento.

Nuove ricerche faunistiche nelle grotte del MOnte di Quirra – a cura di Roberto Cogoni, Alessio Mereu, Giuseppe Grafitti.
Monte del Castello di Quirra, territorio di Villaputzu, cavità non particolarmente profonde e con sviluppo prevalentemente orizzontale, un interesse biospeleologico iniziato negli anni ’70. Questa l’area della Sardegna interessata, anche negli ultimi tempi, dagli studi sulla fauna ipogea. La Commissione Biospeleologica della Federazione Speleologica Sarda ha promosso un progetto di studio per il censimento della fauna ipogea relativa a quest’area, con l’obiettivo di eseguire una schedatura dei campioni raccolti ed osservati per la realizzazione di un apposito data-base.

Sardegna Speleologica 31_2019

I bollettini della Federazione Speleologica Sarda sono scaricabili sall’apposita sezione del sito.

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