Il progetto internazionale South China Karts Plain Project SCKPP per la ricerca di grotte sommerse nel Sud della Cina è giunto al quarto anno di attività.

South China Karts Plain Project
South China Karts Plain Project 2019, foto di Marco Bossi

Prosegue il progetto “SCKPP” South China Karts Plain Project, per la ricerca e l’esplorazione di grotte sommerse nel sud della Cina. Il mese scorso si è conclusa la quarta spedizione del team internazionale, a cui hanno partecipato anche due speleosub italiani, Simone Nicolini e Marco Bossi.
Gli speleosub concentrano le ricerche nella regione del Guangxi, nel Sud della Cina, conosciuta per gli imponenti fenomeni di carsismo che rendono unico al Mondo il paesaggio del fiume Lijiang.
Sebbene le esplorazioni speleologiche in questa regione siano iniziate molti anni fa, solo negli ultimi anni si sono rivolte anche alla parte subacquea e tutt’oggi sono molte le grotte ancora inesplorate, con uno sforzo logistico notevole data l’assenza di strutture esistenti.
Nella spedizione del 2019 sono state rilevate decine di nuove grotte e nella più promettente si è raggiunta la profondità di 90 metri.

Il progetto SCKPP è nato nel 2016 da un gruppo di istruttori subacquei e speleosub, con lo scopo di scoprire, preservare e rendere fruibili in sicurezza nuove grotte sommerse nella regione. Numerosi speleosub contribuiscono all’esplorazione delle grotte, con la realizzazione di fotografie, mappe, rilievi 3D e video.
Per garantire un accesso in sicurezza, vengono posizionate sagole guida e vengono posti avvisi di sicurezza.
Sin dalla prima spedizione è stato confermato quello che all’inizio era solo un sospetto: le grotte già esplorate nella zona non sono che una minima parte di quelle esistenti. Da quel momento, ogni successiva spedizione si pone l’obbiettivo di spingere in avanti e in profondità l’esplorazione delle cavità avvistate nelle spedizioni precedenti, oltre a cercare nuove grotte da esplorare.

La necessità di reperire miscele, allestire un campo base e una stazione di ricarica senza alcuna struttura di appoggio, rende molto complessa l’organizzazione logistica della spedizione. Un gruppo si dedica pertanto esclusivamente a questi aspetti, provvedendo alla logistica.
Ogni gruppo di lavoro ha infatti un compito diverso: supporto (posizionamento e recupero bombole decompressive), esplorazione, realizzazione di riprese foto/video, raccolta dati per rilievi geologici 3D e attività di “scouting”, ovvero ricerca di nuove grotte.

Nell’ultima spedizione il team ha proseguito l’esplorazione di una grotta che era stata individuata ed esplorata due anni fa, ma solo fino a 40 metri di profondità portando l’immersione a 90 metri, dove la grotta inizia a restringersi.
Le prossime esplorazioni partiranno proprio da qui.
L’acqua è limpidissima all’andata, anche se ricca di sedimenti sulla parte alta della volta che si staccano al passaggio dei subacquei, intorbidendola. Al ritorno infatti si ha spesso visibilità zero.

La documentazione è fondamentale nelle attività di esplorazione.
Oltre a foto e video, il team SCKPP ha raccolto tutti i dati necessari a realizzare un rilievo 3D. Un aspetto molto importante che richiede un lavoro complesso e certosino: lungo la main line vengono segnati dei capisaldi; per ogni punto viene registrata la profondità, la distanza, la direzione e altri dati; tutte le misure vengono riportate su carta per realizzare un primo bozzetto e, una volta a casa, inizia il lavoro al computer.
Oltre ad essere utili ai subacquei che vogliono programmare escursioni in queste grotte, i rilievi in 3D sono molto importanti per conoscere e mappare la conformazione del sottosuolo, oggi completamente sconosciuta.

Il team internazionale è guidato da Andrew Georgitsis, americano, fondatore di UTD Scuba Diving nonché protagonista delle storiche esplorazioni speleosub in Florida che dagli anni Novanta hanno portato alla definizione del sistema Dir, una procedura di immersione valida anche in acqua libere oltre che in grotte sommerse.

Il lavoro del team SCKPP in cui convergono speleosub e sub da tutto il mondo è incentrato su due aspetti fondamentali nel cave diving: sicurezza e conservazione.
Vi partecipano soltanto speleosub con adeguata formazione, addestramento, protocolli e procedure.

Fonte: https://www.argentariodivers.com/prosegue-lesplorazione-grotte-sommerse-cina/

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