Notizia da Andrea Maconi

Sabato in Grigna (LC) siamo in 5: Luana Aimar, Antonio Premazzi, Davide Corengia, Marco Corvi (alias Corvo) ed io. Obiettivo dell’uscita è andare a -350 m ad Antica (una delle 7 grotte insieme a W Le Donne-Kinder-Ching-Pingu-Mostro-Transpatrizia che costituisce il sistema maggiore della Grigna) e scendere un pozzo in frana e disarmare tutto il ramo nell’eventualità (non remota) che il pozzo chiudesse.
Si voleva inoltre verificare la presenza di finestre per capire se era possibile la giunzione con i Coltellini. Che le due grotte fossero vicine era cosa nota, ma purtroppo la connessione “umana” non era stata mai fatta.
Il pozzo principale di Coltellini (P69) infatti era stato sceso solo una volta in un attimo di follia generalizzata, sotto una spaventosa frana instabile, con un tiro da 60 m nel vuoto attaccato su masso grosso come un camion. Nelle successive esplorazioni di Antica si era raggiunto tramite un’arrampicata di Corvo su roccia marcia il Pozzo Colpo Singolo (P87), che presentava una forte analogia coi Coltellini in quanto si apre in mezzo ad una frana instabile, che però in piccola parte era stata bonificata. Dal rilievo si era scoperto che il P87 si apriva esattamente sotto il P69 di Coltellini. Il camino sopra il pozzo dunque sicuramente entrava nella frana alla base del P69. La risalita dal P87 appariva però davvero difficile, mentre la visita alla frana alla base del P69 richiedeva ancora la folle discesa nel pozzo franoso…per questo le grotte non erano ancora state unite.
Dopo essere arrivati in zona operativa, Antonio si è messo un poncho addosso e Corvo si è messo un kiway sotto la tuta per affrontare la discesa del pozzo in frana alla base del P87, che era raggiungibile passando sotto una cascatella. Antonio lo arma e scendiamo tutti: è solo un pozzetto di 7 m. Alla base si è in una sala 10×10 m con il soffitto interamente in frana (tanto per cambiare). La frana è quella della base del P87, quindi la verticale, che parte dal P69 dei Coltellini, facendo un rapido conto è verosimilmente di circa 200 m ed intervallata da 3 distinte frane sospese!! Corvo si è infilato nel pavimento in frana alla base del pozzetto, però dopo una decina di metri, è arrivato al termine del ramo. E’ iniziato allora il disarmo.
Sopra il P87 ho passato una strettoia nel ramo in salita che terminava in frana, però dopo qualche metro chiudeva, quindi la giunzione coi Coltellini non era stata possibile. Ultimo posto da vedere era il P99 Erotika Mansarda, dove si doveva verificare se ci fosse qualche finestra nella parte superiore. In realtà una finestra c’era ed era già stata vista. Mi ricordavo che terminava in fessura, però l’ho ricontrollata. Il meandro in effetti termina in fessura, però, appena prima, c’è un buco a soffitto, che non sembra altro che una finestra sul P99… per verificare decidiamo di scendere il pozzo da 99 m spostandosi alla partenza. Antonio traversa e scende, ma non c’è nessuna finestra…come è possibile?? Che è quello che ho visto? Riarmiamo il pozzo e raggiungiamo la base del camino. Non faccio neanche a tempo a legarmi colla corda per fare la risalita che Corvo è già 7 m sopra di me… allora gli passo il trapano e pianta il primo fix, poi lascia la risalita a me (gli ultimi 3m, che peraltro si arrampicano tranquillamente). Sopra a dispetto della logica, il camino non ritorna nel P99, ma va dalla parte opposta. Si entra in una saletta e mi arrampico subito a sinistra in un condottino stretto in frana, che allargo in breve. Davide tuttavia scopre il bypass (molto migliore), così fermo il mio allargamento della strettoia a calci che rischiava di fare implodere la saletta… Antonio e Luana intanto cominciano ad uscire dalla grotta, portandosi via un sacco di corde del disarmo. Si entra in un condottino. Dopo 30 m c’è subito un intasamento in sabbia. Scavo e passo. Corriamo avanti (beh strisciamo avanti) per una cinquantina di metri. A questo punto l’ambiente si amplia di botto: c’è una sala. Per scendere nella sala occorrerebbe mettersi in opposizione e scendere qualche metro. Stavolta però non mi fido e lancio un sasso: nell’angolo che non si vede il sasso dice che c’è un pozzo… e il tonfo dopo 5 secondi, fa intuire che il pozzo non è certamente affrontabile in libera!! Decidiamo allora che si tornerà la prossima volta. In uscita nella saletta all’inizio del ramo, l’instancabile Corvo fa un’arrampicata di 15 m e mi lancia la corda. Salgo (colla corda perchè io non ho le ali), passo la strettoia, che però termina in frana non disostruibile senza rimanerci secchi. E’ ora di uscire e si esce con un solo sacco a testa! Fantastico, tranne che per Davide che voleva devastarsi e quindi non riesce nel suo intento!
In uscita purtroppo, nell’ultimo pozzo (tra l’altro in una zona davvero tranquilla senza sassi instabili) si stacca una pezzo di parete che colpisce la mano di Corvo, provocando purtroppo una tripla frattura… Usciti quindi ci si dirige subito all’ospedale, dove gliela ingessano.
A casa inserendo i dati in compass, scopro però che la giornata, seppure conclusasi decisamente male, ha fruttato l’ottavo ingresso del sistema. Da compass infatti mancano meno di 10 m al caposaldo di partenza del P69 dei Coltellini… Non avevo riconosciuto il luogo, perchè non ricordavo la finestra, ma poi, ricontrollando il rilievo, la giunzione è diventata direi certa. Tra qualche settimana torneremo lì per verificare se effettivamente ci sono i fix di partenza del P69, scendendo per alcuni metri colla corda, ma direi che non c’è più alcun dubbio. La giunzione regala ulteriori 460 m al sistema (ora si è attorno a 13.5 km), mentre non aumenta il dislivello complessivo di 1190 m. Si tratta però del primo ingresso meteobasso del sistema (110 m di dislivello in meno rispetto al più alto).
A Marco vanno i migliori auguri di pronta guarigione per tornare nelle viscere della Grigna e del Tivano.

Ciao Andrea Maconi
InGrigna!

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