Sulla rivista mensile Oasis numero 181 che trovate ora in edicola c’è un articolo di biospeleologia.
Si parla della vita nelle grotte delle Marche, eccovi un assaggio:
La vita nelle grotte delle Marche
Grotte: un ambiente estraneo alla nostra vita di tutti i giorni, ma di cui l’Italia è ricchissima, e le Marche non sono da meno. Nella sola area di Frasassi, all’interno del Parco Regionale Gola della Rossa e di Frasassi, oltre all’omonimo complesso aperto al turismo esistono decine e decine di altre grotte, e se alcune di esse non sono che piccole caverne, altre – come il Buco Cattivo – si estendono per chilometri. Altri importanti complessi carsici di questa regione si trovano nella gola del Rio Garrafo in provincia di Ascoli Piceno e sul Monte Nerone, nella provincia di Pesaro-Urbino, dove la Grotta delle Tassare detiene il record di profondità fra le grotte marchigiane. Ad un occhio disattento, o al frettoloso visitatore di una grotta turistica, questo mondo di pietra e acqua può sembrare del tutto inospitale per qualsiasi essere vivente, ma in realtà quegli ambienti dove è padrona la più assoluta oscurità sono ricchi di forme di vita variamente adattate al buio. I biospeleologi, gli studiosi che si occupano della vita nelle caverne, suddividono gli abitatori delle grotte in base al loro grado di adattamento alla vita ipogea.