A Taipana, in Provincia di Udine, si sta svolgendo un importante corso di formazione della Scuola Nazionale tecnici di Soccorso Speleologico, con volontari provenienti da diverse regioni italiane.
Obiettivo peculiare del corso è la formazione sul “trasporto avanzato barella”,ovvero il trasporto di un infortunato in tratti prevalentemente orizzontali effettuato con squadre composte da pochi tecnici.
Fino a domenica 26 maggio una quarantina di volontari del CNSAS saranno impegnati in un importante corso di formazione della Scuola Nazionale tecnici di Soccorso Speleologico (SNaTSS).
I partecipanti, provenienti da Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Toscana, Abruzzo, Emilia Romagna, Puglia, Campania, Sardegna, Lazio, Sicilia, Marche e Friuli Venezia Giulia, effettueranno alcune esercitazioni in profondità e testeranno tecniche e materiali all’interno della Grotta Doviza e della Grotta Feruglio.
Obiettivo peculiare del corso è la formazione sul cosiddetto “trasporto avanzato barella”, ovvero il trasporto di un infortunato in tratti di grotta prevalentemente orizzontali, con manovre utili nei casi in cui siano disponibili pochi soccorritori.
Verranno approfondite le tecniche per il trasporto in meandro, in cunicolo, teleferiche e recuperi su scivoli, facendo ampio uso dei cosiddetti “ancoraggi umani”, dove per vari motivi non ci si ancora alla roccia, ma si preferisce sfruttare i volontari, chiamati a “reggere” corde e paranchi.
Con l’occasione si testerà una nuova barella smontabile, prodotta dalla Commissione Tecnica del Soccorso Speleologico, oltre ad altre apparecchiature.
La grotta Doviza è una delle più lunghe tra quelle presenti sul territorio regionale e una delle prime esplorate, e in passato é stata considerata una delle più lunghe d’Italia.