Condivisione di tecniche ed esperienze per i soccorritori speleosub dell’ECRA: conoscersi e arrivare a operare con manovre standardizzate durante gli interventi di soccorso nelle grotte sommerse di tutta Europa.
Condivisione di tecniche ed esperienze, conoscersi e arrivare a operare con manovre standardizzate durante gli interventi di soccorso nelle grotte sommerse di tutta Europa: È l’obiettivo che si sono prefissati i partecipanti al meeting europeo svoltosi dall’8 al 10 Marzo 2019 a Solagna, a cui hanno preso parte una quindicina di tecnici speleosubacquei provenienti da Slovenia, Croazia, Serbia, Turchia, Austria e Italia, alla presenza dei vertici della Commissione speleosubacquea dell’Ecra, European cave rescue association.
Tre giorni di confronto diretto sulle procedure adottate da ciascuna organizzazione nazionale, con approfondimenti legati sia all’approccio medico e ai diversi presidi sanitari utilizzati, che alla condivisione delle varie attrezzature.
La collaborazione, nata in seno al meeting Ecra ospitato al raduno internazionale di speleologia a Casola Valsenio lo scorso Novembre, è mirata a creare modalità operative univoche, che consentano di redigere un protocollo comune, alla base di un indispensabile comportamento omogeneo in caso di reale intervento interforze.
Nelle Grotte dell’Oliero, i tecnici speleosubacquei si sono alternati in squadre miste nella simulazione di un soccorso per un incidente ad un sub avvenuto al di là di un lungo tratto allagato.
Per l’Italia, erano presenti tre istruttori nazionali della Scuola nazionale speleosubacquea del CNSAS: il direttore Alberto Cavedon, il vicedirettore Stefano Maselli e Marco Broglio.
A questo primo appuntamento ne seguirà presto un secondo che si terrà a Lubiana.
Fonte: Il Giornale di Vicenza