L’uomo di Pechino risalirebbe ad oltre 780.000 anni fa: sarebbe circa 200.000 anni più antico di quanto ritenuto fino ad ora. Era in grado di fronteggiare le temperature rigide durante le glaciazioni e di cacciare i numerosi grandi erbivori che vivevano nella regione.
Le prove sono da ricercare nelle grotte di Zhoukoudian.
Nature dedica la copertina del suo ultimo numero alla scoperta fatta dai geologi della Nanjing Normal University (Cina) secondo la quale i fossili del cosiddetto Uomo di Pechino, ritrovati nelle grotte di Zhoukoudian (nei pressi della metropoli cinese) nel 1918 ed attribuiti, appunto, ad H. erectus, sono almeno 200.000 anni più antichi di quanto sino ad oggi valutato.
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