La SSI è tra i vincitori del bando pubblicato a dicembre 2018 in materia di Educazione Ambientale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con il progetto “L’acqua che berremo”, e invita alla collaborazione Federazioni e Gruppi Speleologici per la realizzazione di laboratori didattici.
La Società Speleologica Italiana è tra i vincitori del bando pubblicato a dicembre 2018 in materia di Educazione Ambientale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, MATTM, con il progetto “L’Acqua che berremo” e invita alla collaborazione Federazioni e Gruppi Speleologici per la realizzazione di laboratori didattici finanziati.
Il progetto
In un periodo in cui tanto si parla di rifiuti speciali, di inquinamento dell’aria e delle acque, è invece quasi totalmente ignorato un problema apparentemente nascosto, la cui gravità non è ancora ben compresa: l’inquinamento del sottosuolo, che nelle zone carsiche sta assumendo dimensioni sempre più gravi. La tutela e la sensibilizzazione all’uso controllato delle acque carsiche possono divenire elementi chiave per lo sviluppo sostenibile delle generazioni future. Il progetto “L’acqua che berremo” intende portare in luce il problema, divulgando le conoscenze e le esperienze raccolte in oltre cento anni di attività speleologica su tutto il territorio nazionale, cercando di contribuire ad una maggiore e diffusa consapevolezza attorno alle politiche virtuose dell’economia circolare.
Obiettivo generale è quello di definire le grotte quali patrimonio naturale collettivo, divulgare le dinamiche e la vulnerabilità degli acquiferi carsici, comunicare l’uso consapevole dell’acqua, incentivare la tutela e il monitoraggio degli habitat ipogei, valorizzare i geositi carsici all’interno dei Parchi Nazionali, diffondere il corretto approccio al mondo ipogeo e incentivare la sostenibilità ecologica dell’attività speleologica.
La Società Speleologica Italiana svolgerà una serie articolata di azioni di educazione ambientale rivolte in particolare agli Istituti scolastici con sede in comuni compresi principalmente entro i territori dei Parchi Nazionali a connotazione carsica.
Le iniziative didattiche dovranno mirare a:
-prevenire le conseguenze di opere e azioni, anche quotidiane, con impatto negativo sugli acquiferi carsici.
-rimuovere o mitigare le cause di degrado della qualità degli acquiferi carsici.
-sensibilizzare sull’importanza delle zone carsiche per le attività umane e la biodiversità.
-realizzare progetti multidisciplinari di ricerca sulla qualità e la tutela della risorsa acqua carsica e sensibilizzare e promuovere il patrimonio ambientale epigeo e ipogeo dei siti carsici.
Per la realizzazione del progetto, la SSI eroga contributi a Federazioni e Gruppi Speleologici per la realizzazione di laboratori didattici per classi 3° elementare, 2° media e 1° superiore da realizzarsi entro fine ottobre.
La declinazione pratica de “L’Acqua che berremo” prevede inoltre di:
-avviare l’aggiornamento dei dati conoscitivi sullo stato di salute delle acque di origine carsica in Italia e del materiale didattico relativo prodotto nel 2002,
-creare una proposta formativa per gli istituti scolastici privilegiando quelli con sede in Comuni ricadenti in Parchi Nazionali (comprendenti aree carsiche)
-creare eventi di divulgazione in contemporanea all’interno dei Parchi e dei centri di educazione ambientali individuati come partners entro la fine del mese di ottobre.
Come partecipare:
I gruppi che vorranno essere coinvolti nel progetto, dovranno segnalare alle Federazioni di pertinenza la loro candidatura.
Le Federazioni a loro volta dovranno far pervenire le liste ENTRO IL 2O MARZO all’indirizzo didattica@socissi.it.
Requisiti determinanti per la selezione saranno la comprovata esperienza nel campo della didattica nelle scuole e l’essere regolarmente iscritti alla SSI per l’anno 2019.
E’ possibile la partecipazione come extra budget per tutte le realtà che vogliano essere coinvolte, ma che hanno l’area di loro competenza al di fuori dei parchi nazionali individuati dal bando.
Avranno priorità i progetti che si svolgono all’interno dei parchi nazionali indicati dal Ministero, secondo la disponibilità di Budget e il numero di progetti presentati.
I materiali didattici saranno realizzati entro il mese di giugno 2019.
TUTTE LE GIORNATE DIDATTICHE DOVRANNO ESSERE REALIZZATE ENTRO IL MESE DI OTTOBRE 2019.
Il calendario delle iniziative verrà stabilito entro il mese di giugno durante un incontro tra gruppo di coordinamento, le federazioni e i gruppi speleologici coinvolti.
La data e luogo saranno comunicati agli interessati entro fine aprile.
Le federazioni e i gruppi coinvolti avranno il compito di individuare le aree carsiche, gli istituti scolastici, i contatti degli enti parco e gli eventuali centri di educazione ambientale con cui realizzare l’iniziativa e di comunicarle al coordinamento entro il 31 MARZO.
Si sottolinea che non è obbligatorio realizzare un evento per ogni ente parco presente nel bando.
La proposta didattica sarà chiusa e inviata agli istituti scolastici selezionati entro la fine del mese di aprile e sarà così articolata:
1-2 lezioni teoriche in classe/sede parco
1 lezione sul territorio: escursione in grotta con accompagnamento
La proposta didattica sarà coordinata e redatta dalla Commissione Didattica della Società Speleologica Italiana, in collaborazione con le realtà coinvolte.
Le lezioni teoriche saranno rese omogenee in tutto il territorio e saranno costituite da una presentazione introduttiva all’iniziativa e alla speleologia come “citizen science” (una per ogni livello scolastico individuato) e una parte declinata sulle peculiarità delle singole aree carsiche trattate.
Il Bando del Ministero
Nell’ambito del protocollo d’intesa del 06.12.2018 tra Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare, per la realizzazione di attività e iniziative di educazione ambientale, il MATTM ha diramato a dicembre 2018 avviso di interesse con invito a presentare proposte in materia di educazione ambientale, riservato alle sole associazioni di protezione ambientale riconosciute dal MATTM ex art. 13 della legge n. 349/1986.
Il MATTM ha selezionato un gruppo di proposte di attività di educazione ambientale coerenti con i principi e gli impegni espressi nella Carta dell’educazione ambientale, approvata il 23 novembre 2016 in occasione degli Stati generali dell’Ambiente e con la strategia plastic free avviata dal Ministero, finalizzata ad abolire l’uso delle plastiche monouso e a incentivare l’adozione di comportamenti e scelte di consumo coerenti con questa finalità e con quelle di potenziamento di comportamenti virtuosi in tema di educazione ambientale in senso lato.
Le azioni proposte dovranno consentire la realizzazione, prioritariamente nei territori di pertinenza dei 24 parchi nazionali, di progetti in materia di educazione, comunicazione ambientale e sviluppo sostenibile, da parte di associazioni riconosciute operanti nel settore della tutela ambientale e della promozione di corretti stili di vita, in collaborazione con le scuole primarie, le scuole secondarie di primo e secondo grado del sistema nazionale di istruzione, anche avvalendosi della collaborazione dell’I.S.P.R.A. o del Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri o del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera.
Si tratta di una forma di co-progettazione, che consiste nella co-partecipazione ad un progetto globale di educazione ambientale da parte di partner privati.
Aree di intervento:
La proposta coinvolge le aree carsiche presenti nelle alpi occidentali e orientali, nell’Appennino settentrionale e centrale e nelle isole, all’interno dei Parchi Nazionali sotto elencati:
ABRUZZO
Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Parco Nazionale d’Abruzzo
Parco Nazionale della Maiella
PUGLIA
Parco Nazionale del Gargano
Parco Nazionale dell’Alta Murgia
BASILICATA
Parco Nazionale Appennino Lucano – Val d’Agri- Lagonegrese
Parco Nazionale del Pollino
TOSCANA
Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano
SARDEGNA
Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena
Parco Nazionale dell’Asinara
Parco Nazionale della Gola di Orosei e dei Gennargentu: non attivo, organi non costituiti
CALABRIA
Parco Nazionale dell’Aspromonte
Parco Nazionale della Sila
CAMPANIA
Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni
Parco Nazionale del Vesuvio
LIGURIA
Parco Nazionale delle Cinque Terre
LAZIO
Parco Nazionale del Circeo
VENETO
Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi
TOSCO-ROMAGNOLO
Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano
Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna
VAL D’AOSTA
Parco Nazionale del Gran Paradiso
UMBRIA/MARCHE
Parco Nazionale dei Monti Sibillini
LOMBARDIA
Parco Nazionale dello Stelvio
PIEMONTE
Parco Nazionale della Val Grande
SICILIA
Parco Nazionale di Pantelleria
maggiori info sul sito della Società Speleologica italiana: http://www.speleo.it/site/index.php/didattica/didattica-news/800-progetto-mattm-l-acqua-che-berremo
Info sul Bando del Ministero dell’Ambiente