Nella giornata di oggi, giovedì, i cedimenti del terreno hanno ostacolato l’operazione per raggiungere Julen, il bambino caduto nel pozzo in Spagna. Anche il rischio di pioggia ha costretto i soccorritori a ripensare alle modalitá di salvataggio.

Da domenica i soccorsi spagnoli, coadiuvati da tecnici ed esperti, tentano di entrare in contatto con il bambino di due anni caduto in uno stretto pozzo e disperso sotto una frana a più di 70 metri di profondità. Vano anche l’ultimo tentativo di realizzare una galleria obliqua perché la natura del terreno non permette questo tipo di intervento.
Non si parla più di ore ma  di “due, tre giorni”.

Lo scavo della galleria orizzontale, con un’inclinazione di 15 gradi, che avrebbe condotto al punto dove si trova Julen, a circa 71 metri sottoterra, è stato escluso per problemi nel terreno’ – riferisce Luis F. Durán’.

Il tempo stringe per cercare di salvare il bambino, ma nella giornata di oggi una serie di eventi sfavorevoli allunga di nuovo i tempi di intervento, anche perché nei quattro giorni trascorsi tutti i tentativi per stabilire un contatto con Julen sono falliti e non si conoscono ancora né la posizione, né le condizioni di salute del piccolo.

Come ha spiegato ai media Ángel García Vidal, delegato del Collegio degli Ingegneri Civili di Malaga, il nuovo piano non è quello di costruire uno, ma due gallerie verticali in parallelo, per avere piu’ possibilità di accesso al luogo in cui si trova Julen con due diverse vie.
Ángel García Vidal nell’ultima conferenza ha assicurato che inizieranno subito le perforazioni verticali a 3 metri e mezzo di distanza dal pozzo dove è caduto il bambino.
Una volta raggiunti gli 80 metri di profondità sará la volta dei minatori delle Asturie e dei vigili del fuoco, che hanno già fatto dele prove sulla composizione del materiale geologico e la struttura delle rocce che potrebbero trovare.

Tutti gli sforzi sono concentrati in questo momento per ridurre il tempo al minimo. Tanto che Garcia Vidal ha assicurato che il lavoro svolto nei giorni scorsi, in “condizioni normali”, avrebbe richiesto diversi mesi”“Stiamo lavorando senza una conoscenza preliminare del terreno, e questo è difficile e le decisioni cambiano quasi costantemente““, ha dichiarato l’Ingegnere.

Il delegato del governo a Malaga, María Gámez, in una conferenza pubblica ha ammesso che sono sorte delle complicazioni e il delegato del Collegio delle Miniere a Málaga, Juan López Escobar ha ribadito che ‘parlare in termini di previsioni temporali é avventato’, ma che arrivare prima di due o tre giorni é impossibile.

Ora, i lavori si concentrano quindi sulla galleria verticale, parallela al pozzodi 25 cm di diametro che è stato incamiciato per evitare che altro materiale cada sopra il tappo di frana che sovrasta.

Fonte: El mundo

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