In attesa della relazione completa dei colleghi tornati dall’ Islanda, aggiorno su un mini campo realizzato sul ghiacciaio del Ferpecle (Svizzera) dal 6 al 7 ottobre.
16 speleologi di differenti regioni si sono ritrovati per proseguire le esplorazioni dopo i campi fatti nei due anni precedenti. Con l’ausilio di elicottero è stato raggiunta l’area con la maggior concentrazione di mulini nella lingua occidentale. Ne sono stati esplorati 5 di cui la massima profondità raggiunta è di 55m. Tuttavia il meteo bello ha provocato temperature alte che ci hanno obbligati ad uscire prima del termine della grotta, in particolare in due cavità. Poi ci si è messo anche il meteo svizzero che dava brutto nel pomeriggio e l’elicottero ha deciso di anticipare il ritorno. Ma in realtà abbiamo scoperto che anche il meteo svizzero si sbaglia e avremmo potuto avere qualche ora in più per l’attività.
Il giorno dopo una squadra di livornesi si è recata sulla lingua occidentale, detta anche Mont Minèt Glacier, esplorano 4 mulini, il più profondo fino a 25 m, prosegue ma l’acqua crea ancora problemi di progressione.

Gruppi partecipanti: GG Saronno, GS Varallo, GSA Livornese, GSA Apuano, GSB-USB, GS Lunense e indipendenti

Il week end successivo un gruppetto del GG Saronno e GS Natura Esplora si reca al Ghiacciaio dei Forni (SO) per esplorare un mulino di 24 m, posizionato in estate, ma che prosegue con meandro stretto. Purtroppo il ghiacciaio non offre altre particolari verticali come fino a qualche anno fa. In compenso tornando alla fronte rinveniamo un traforo di contatto che parte dalla fronte e risale per circa 80 m, con ambienti ampi e luce azzurrino ghiaccio che filtra dall’esterno, un vero spettacolo. Rientrati a casa scopriamo, con un articolo su La Repubblica, che la grotta di contatto è la sorella minore di un grottone molto più ampio visto durante l’estate e ormai totalmente già scomparso.
Nello stesso week end una squadra del GG Milano esplora due mulini sul ghiacciaio del Morteratsch.
La notizia dei Forni si dirama e successivamente, il 20-21, vi fanno ritorno anche speleo del GGM e GS Lunense.

Ottobre è un mese caldo per la Speleologia glaciale, ma ci rendiamo sempre più conto che è caldo anche in termini climatici e anno dopo anno diventa sempre più difficile trovare la finestra giusta per fare queste affascinanti esplorazioni prima che la neve del nuovo inverno blocchi ogni possibilità esplorativa.

Andrea Ferrario

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