4! Siamo al 4° anno consecutivo di spedizione nelle Alpi Albanesi, Parco Nazionale Nikaj-Mërtur. Dopo una prima spedizione perlustrativa nel 2014 con gli amici Faentini, sono nati i progetti Curraj (2015 e 2016) e Shtares ’17, in fruttuosa collaborazione tra GSM, GS Faentino, GSB-USB e La Venta e sotto l’egida di SSI.
Oggi, lunedì 20 agosto, si dà avvio a Shtares 2018 con 17 speleologi dall’Italia. Gli obiettivi che ci siamo preposti non sono molti, ma saranno particolarmente impegnativi.
L’anno scorso abbiamo iniziato l’esplorazione della Shpella Shtares che si è concessa a noi per ben 2,7 Km di condotte e gallerie, ma la sua aria potente e gelida ce lo diceva chiaramente che è un ingresso basso. Quest’anno abbiamo tre risalite da affrontare in grotta l’esplorazione, ma le aspettative sono alte.
Ulteriore sorpresa è arrivata l’anno scorso, quando il volo del drone ci ha rivelato la presenza di un posso a cielo aperto parallelo alla parete esterna di Mali e Shtrëzes, altrimenti impossibile da vedere.
Sarà questo il quarto obiettivo, forse il più affascinante, 150 m di risalita in esterno ci impegneranno a turno per raggiungerlo ed esplorarlo. Sappiamo già che quasi certamente finirà nella Shtares ma la speranza è che ci dia la possibilità di entrare in qualche livello della grotta.
Altro obiettivo sarà quello della squadra “speleo-alpina” che per quattro giorni e tre notti faranno un giro ad anello in alta montagna su Mali e Shtrëzes. Le foto satellitari mostrano grandi depressioni glacio-carsiche e diversi “aloni neri” che potrebbero rivelare nuovi ingressi alti. È questo sicuramente l’obiettivo più impegnativo: la montagna è aspra, senza vegetazione e quasi sicuramente senza acqua sorgiva nella buona tradizione delle montagne carsiche. Ma le sorprese non mancheranno.
Il 27 agosto, una parte dei componenti della spedizione rientreranno in italia, mentre gli altri continueranno verso Sud per spostarsi su un altro affascinante massiccio carsico: Mali me Gropa, letteralmente montagna a buchi.
Negli anni 90 il Gsm e altri speleologi pugliesi organizzarono qui una spedizione, ma tutto ciò che videro si fermò a quella spedizione. È
ora di tornarci!