Non riuscivo a dare un senso al motivo per il quale, in un Museo dedicato a Franco Anelli, speleologo esploratore delle Grotte di Castellana, a fianco ad una grotta turistica dove si dovrebbe divulgare la Speleologia, si svolgesse una mostra sul film di Troisi “Il Postino”.
Ecco proprio non lo riuscivo a capire, non riuscivo proprio a far combaciare la posta con le grotte.

Comunque è stato un grande successo di pubblico! Sbrigatevi che il 5 agosto chiude! Potrebbero farci qualcos’altro dopo in quelle grotte, che ne so, un concerto di Finardi, uno spettacolo di luci e suoni, la rappresentazione teatrale dell’inferno o una rassegna di cinema horror! E vabbè esagero con la fantasia, chi mai si sognerebbe di fare certe cose talmente improprie dentro una grotta turistica che dovrebbe divulgare il mondo sotterraneo!

Poi pochi giorni fa ho avuto l’illuminazione su qual’è il filo conduttore e ho trovato questa simpatica coincidenza: In una grotta siciliana a Belpasso gli speleologi hanno rinvenuto monnezza di tutti i tipi tra cui rifiuti speciali, rifiuti tossici urbani, e tra tanti rifiuti migliaia di lettere, cartoline, bollettini di pagamento, cioè il frutto di qualche postino sfaticato che invece di fare il giro con la bicicletta pensava bene di buttare la posta dentro un buco di una grotta, tanto chi la trova?

Posta in grotta.

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