Molti amici vecchi e nuovi che incontro nelle varie grotte o mi contattano al diving, mi fanno questa domanda, aspettandosi di sentirsi dire:” vieni a fare il corso…di 4 immersioni”, e purtroppo non è così, anche se questo sicuramente potrebbe suscitare polemiche da parte di alcuni, ma il mondo si evolve e non in tutto con tempi geleologici.
Più che darvi la risposta a questa domanda, vorrei spiegarvi le mie scelte ed il cammino che ho intrapreso in modo che ognuno possa trarre le sue conclusioni e scegliere un suo percorso. Ma prima alcune riflessioni o Chiarimenti d’obbligo.
Tradizionalmente lo speleosub è prima che ogni altra cosa uno speleologo che trova sul suo cammino uno specchio d’acqua. Molte grotte sommerse attraggono subacquei e speleologi perché sono spesso poco esplorate o del tutto inesplorate, hanno strutture geologiche uniche,, possono ospitare flora e fauna non visibili altrove. Bene (e questa è una provocazione per molti!) oggi lo speleosub è un subacqueo Altamente Specializzato che per potersi immergere, esplorare e rilevare, deve affiancare alle tecniche subacquee le tecniche di progressione speleologica e rilievo tradizionale ed avvalersi del supporto di un team di speleologi che rendono possibile l’immersione ed ai quali trasmette dati e… magari riesce a far passare oltre! (prodigi dell’ingegneria!)
Negli ultimi due anni, anche per effetto delle ordinanze delle Capitanerie di Porto e degli incidenti accaduti in grotte marine, stiamo vedendo decine di persone che dopo aver fatto dei “corsi” si cimentano in penetrazioni di cavità senza saper bene a cosa vanno incontro e sentendosi “Speleosubacquei”, magari utilizzando l’attrezzatura ricreativa (= “incidente con morti”).
Avete mai Pensato a cosa è la Speleosubacquea?
La speleologia subacquea è una branca particolare, molto specializzata, che si occupa dell’esplorazione di percorsi sotterranei (naturali o artificiali) allagati. In questo caso, le tecniche speleologiche sono affiancate da quelle della subacquea o più realisticamente è il contrario. In particolare la Speleosubacquea o più correntemente Cave Diving è una branca molto specializzata della Subacuea Tecnica (Con questo termine si intendono attività subacquee svolte, per proprio diletto, oltre i limiti definiti per la subacquea “ricreativa” che impone immersioni svolte entro i -40 metri, in curva di sicurezza e con diretto accesso alla superficie) … tutto questo lascia presagire un lungo cammino…
Ed ora arriviamo al Punto!
Come molti sapranno sono anni che mi occupo della formazione degli istruttori subacquei e adoro le immersioni tecniche che mi consentono di andare a vedere splendidi relitti…in profondità, ma spesso vedevo degli splendidi buchi anche lontani dal mare…che mi chiamavano ma non avevo le conoscenze e capacità che mi consentivano di entrarci! Mi sono ricordato di quando ero ragazzo e durante le mie passeggiate passavo sotto la sede dello Ndronico ed ho pensato: e se faccio un corso di speleologia? E qui inizia l’avventura!
Contemporaneamente al corso di primo livello “terrestre” ho iniziato a documentarmi sui corsi da speleosub raccogliendo una mole di informazione e programmi didattici, iniziando a sfoltire, il mio sguardo si è rivolto alle didattiche subacquee riconosciute (le uniche che garantiscano un brevetto subacqueo che abbia valenza legale e non dia problemi ad ottenere le coperture assicurative).
Una volta scelto il programma ed il cammino che mi sembrava più completo, è scattata la seconda domanda: da chi vado a fare i corsi? Dirigendo un centro formazione istruttori subacquei ed essendo io stesso un IDC-S la soluzione era semplice, dovevo cercare un istruttore che oltre a fare molti corsi (il concetto di padronanza si applica a tutti i livelli) avesse molta esperienza reale in quello che volevo fare io… esplorare! Magari se questo istruttore insegnasse in un centro qualificato e attrezzato (che garantisce qualità, confort e sicurezza?)?
Beh capirete che con queste semplici direttive le scelte diventano obbligate! Non vi dirò quale è stata la mia scelta (non sono qui per fare pubblicità), ma vi invito a seguire queste piccole linee guida per effettuare le vostre scelte, diffidate da chi vuole farvi fare corsi cave o fullcave di 4 immersioni chiedendovi come prerequisiti di accesso brevetti ricreativi di primo o secondo livello, la vita è la vostra dategli il giusto valore. Vorrei concludere con una citazione ed una riflessione:
Dal manuale di subacquea tecnica DSAT (compare ogni 5 righi di tutto il manuale):
“Se sbagli muori!”
Mio motto:
“Nella speleosubacquea se pensi che ci sia la probabilità di commettere un errore sei morto!”
Con questo non voglio scoraggiarvi, ma invitarvi a fare scelte responsabili (e purtroppo antieconomiche perché i corsi tecnici fatti bene costano) che vi consentano di essere preparati e di divertirvi nel fantastico mondo delle grotte.
Chiunque abbia bisogno di chiarimenti, informazioni o semplicemente di fare due chiacchere può scrivermi in privato, sono a vostra disposizione!