A distanza di una settimana dalla chiusura del Campo in Arnetola è doveroso fare un bilancio dell’attività svolta e dell’esito positivo ottenuto.
Il campo come è stato improntato, doveva rappresentare un ” trampolino ” per tutti coloro che, dopo aver partecipato ad un corso d’introduzione, avevano interesse a continuare l’attività speleologica, in questo, l’obbietivo è stato centrato in pieno, ovvero fare speleologia, essere autosufficenti, imparare ad armare e disarmare, usare un trapano e piantare un fix o spit, e perchè no anche soffrire un pò di freddo, riconoscere le morfologie ipogee, fiutare l’aria,ect, insomma tutte quelle attività atte a formare nuove leve, ma che attualmete all’interno dei vari gruppi sono carenti (forse perchè una parte di speleologia sta invecchiando?).
Sono state fatte anche attività di ricerca anche in profondità, il Mandini è stato riarmato fino al sifone terminale -680, effettuate risalite in zone decisamente interessanti, sempre del Mandini e del Guaglio e per finire il Leunice in cui molte zone sono state esplorarate ma non rilevate e con le nuove frontiere informatiche potrebbe regalare ancora qualcosa.
Abbiamo avuto una partecipazione di più o meno di 45 speleo. La struttura messa a disposizione dalla comunità di Vagli ha svolto egregiamente il compito come punto di ritrovo per le attività “ricreative” e la festa del 15 con il Gran Pampel è stata favolosa (druidi compresi).
Per finire il mio personale ringraziamento va a tutti coloro che direttamente e indirettamente si sono ipegnati al massimo per la riuscita del campo, sperando che iniziative come queste, anche se non fanno parte delle attività istituzionali della scuola, diventino un’ appuntamento estivo.

Paolo GS Lunense

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