A maggio 2008, Geoffrey McDonnell, nel 2003 vice presidente della Sydney Speleological Society’s, diabetico, se ne va a fare foto in una grotta, Bouverie Cave, che fa parte delle Wombeyan Caves, all’interno del Parco Nazionale NSW’s southern highlands, nel Nuovo Galles del Sud.

Ieri, davanti al magistrato Geraldine Beattie della Corte di Goulburn, è stato gravato di due multe da 1’500 dollari e un rimborso di 12’000 da dare ai soccorritori, per un totale di 15’000 dollari australiani, che al cambio odierno di 0,5863 Euro per dollaro sono sempre la bella cifra di 8974,5 Euro.
Le multe gli sono state avanzate per “ingresso non autorizzato in grotta” e “rischio per la sicurezza di una persona all’interno di un parco nazionale”.
Il rimborso di 12’000 dollari se lo divideranno le forze di polizia intervenute, il parco nazionale e il Wildlife Service.
Fonte The Sidney Morning Herald

Potrebbe essere pure giusto tutto questo ma…

Il Parco Nazionale del Galles del Sud NSW National Park è stato istituito per proteggere la biodiversità e questa è la cartina dei parchi nazionali della zona,
. Suppongo che queste zone siano diventati parchi perchè all’interno delle loro aree ci sono delle particolari “attrazioni”, tra cui specie animali particolari, piante che si trovano solo li, e grotte, che sono state studiate da qualcuno che le ha valorizzate per cui è emersa la necessita di costituire li un parco per preservarle.
Suppongo che il parco goda di una concessione governativa rilasciata, quindi l’ente che gestisce il parco, o il governo stesso se il parco dipende direttamente da esso, sono in qualche modo debitori verso gli studiosi dell'”eredità culturale” che gli hanno affidato.
Non credo che il vicepresidente di una associazione speleologica nazionale se ne vada a fare foto in grotta per tornaconto personale, piuttosto va a continuare un importante lavoro di studio e documentazione delle emergenze che possono essere riscontrate in una grotta, che dopotutto è quello che ogni speleologo fa con i mezzi personali, economici e tecnici, di cui dispone.
l ringraziamento per tanto encomiabile impegno a cura e salvaguardia della natura viene ricambiato con una multa di 8’000 euro.
Non è giusto, non è assolutamente giusto. Le grotte sono un patrimonio culturale e naturale degli speleologi che le hanno scoperte e studiate e non è giusto che un ente commerciale come un parco, per diritto acquisito dall’autorità nazionale possa interdire la ricerca speleologica e la fruizione delle grotte a persone qualificate.
Probabilmente in Australia la mancanza (?) di un Corpo Volontario del Soccorso Speleologico come il nostro o come quello francese fanno si che i soccorsi vengano fatti pagare a duro prezzo per i malcapitati. Vista la multa eccessiva commissionata a McDonnell, risultano praticamente insignificanti le 30 euro che l’Ufficio dell’Immigrazione messicano ha fatto pagare tempo fa a degli speleologi francesi che erano stati soccorsi in una grotta qualche tempo fa e che scatenarono un putiferio anche a livello internazionale.
Sono graditi vostri ragguagli sulla situazione del Soccorso Australiano, magari da Giorgio Pannuzzo, che svolge attività speleologica con frequenti spedizioni internazionali in Oceania.

Ancora da aggiungere una nota: I giornalisti non fanno il loro mestiere neanche in Australia; Dal sito della Socità Speleologica di Sidney risulta che McDonnell è stato vicepresidente nel 2003, mentre nel 2008 non figura tra le cariche istituzionali dell’associazione comunque sempre da internet, al loro sito http://www.sss.org.au è possibile vedere quanto e come lavora l’associazione che pubblica annualmente bollettini, giornali e dati delle ricerche effettuate.

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