Stamattina Fabio Bollini mi ha fatto venire i brividi… il 2017 comincia bene per le esplorazioni in Italia.

…È un’aria infernale quella che tira laggiù, lungo il Ramo del Cobra, ad oltre 1000 metri di profondità .. Ricordo chiaramente ciò mi stupì maggiormente fu il fatto che nel passaggio allagato di Puciowskj i sacchi non venivano affatto trasportati a valle dalla corrente, ma riportati a monte dall’aria.

Fu proprio Badino a ipotizzare che quel lungo tratto sub-orrizzontale, che richiede moltissime ore di progressione con la stagna per attraversarlo, non poteva che essere un’anello di collegamento fra due mondi distinti.

L’aria decisa e senza alternative raccontava di due complessi a sé stanti, due mondi connessi solo da quel budello con i suoi scomodi passaggi, al limite, e dove chiaramente avverti che ogni mossa falsa che farai la pagherai cara.

Questi stretti passaggi, erano come muri da superare, ed ora anche l’ultima porta, la più dura, la più difficile é stata abbattuta, ci ha permesso di affacciarci per esplorare davvero, per la prima volta, quell’altro mondo, quello vero, dove le acque di raccolta di tutti i grandi abissi della Grigna si radunano in grandi ambienti, per poi scendere al lago.

È stata un emozione fortissima. Come poche volte capita nella vita.

È un luogo straordinario, un labirinto di grandi gallerie fossili, ambienti, ed enormi forre che si perdono nel buio.

I dati ci dicono che abbiamo ancora da percorrere otto chilometri e mezzo e più o meno altri 800 metri di dislivello. Pazzesco. Siamo qui in Italia e mi sembra di vivere in un sogno.

Grazie a tutti, Fabio Bollini

Hanno partecipato: Romeo Uries, Pamela Romano, Fabio Bollini, William Biordi, Alex Rinaldi, Gianluca Selleri, Pascal Vacca, Marco Corvi.

– Progetto InGrigna –

e infine, il video dello svuotamento:

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