È ufficialmente partito il progetto della campagna per il riordino e potenziamento delle conoscenze speleo-archeologiche dei fenomeni sotterranei ricadenti nel territorio comunale di Cassano allo Ionio (Cosenza).
Concordato con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro, Cosenza e Crotone nonché col Comune di Cassano allo Ionio, questo ambizioso e complesso progetto che vanta anche il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, è coordinato dal Prof. Felice Larocca, docente universitario all’Università di Bari, specializzato in archeologia preistorica e speleologo, che con molta fermezza è riuscito a convincere le Soprintendenze che le attività in siti vincolati fossero aperte non solo agli archeologi ma anche e sopratutto agli speleologi, vista la situazione in cui ci si troverà a operare: le oltre 40 grotte di interesse archeologico e paleontologico del territorio cassanese.
Alla prima riunione hanno partecipato gli aderenti al progetto che già qualche mese fa hanno inoltrato i propri dati e curriculum al Centro Regionale di Speleologia Enzo dei Medici; i partecipanti, oltre una trentina, per lo più speleologi e archeologi provenienti dalla Calabria e in parte dalla Puglia, hanno fatto conoscenza tra di loro e concordato la prima fase di lavoro col Prof. Larocca. Inoltre, durante il pomeriggio, è stato effettuato un primo sopralluogo in una delle più note cavità oggetto della campagna speleo-archeologica: il complesso di Sant’Angelo.
Dalla riunione sono emersi diversi feedback su come procedere e quali obbiettivi prefiggersi per il futuro di questo progetto: le competenze dei partecipanti non si limiteranno a coprire le esigenze del progetto ma fungeranno anche da didattica aperta a tutti gli altri, in forma di laboratorio aperto.
Le attività inoltre non si svolgeranno esclusivamente sul territorio di Cassano ma, trattandosi di un progetto prevalentemente archeologico, saranno individuate nelle località consone a rispondere alle esigenze che via via sorgeranno: catalogazione, deposito temporaneo, analisi chimiche dei reperti, raccolta delle fonti archivistiche, etc..

«Com’è noto, le cavità naturali presenti in questo comprensorio territoriale, affacciato sull’ampia Piana di Sibari, possiedono una lunga storia: riconosciute come sede di remote frequentazioni antropiche sin dagli anni Sessanta del secolo scorso, sono state successivamente esplorate da diversi sodalizi speleologici sino a mettersi in evidenza con sviluppi metrici ragguardevoli, tra i più lunghi oggi noti in Calabria. Ben presto, tuttavia, la vasta mole di dati derivanti da studi e ricerche condotte da singoli studiosi o enti di ricerca è andata disperdendosi e frammentandosi. D’altro canto recenti esplorazioni e scoperte hanno messo in evidenza l’esistenza di nuove emergenze ipogee e di giacimenti archeologici e/o paleontologici in precedenza del tutto ignoti. Il Progetto speleo-archeologico “Cassano allo Ionio 2017” è finalizzato a porre rimedio a queste lacune; il suo scopo, in particolare, è quello di pervenire ad un censimento puntuale delle cavità esistenti in loco, alla ricostruzione della loro storia esplorativa, alla creazione di un database di dati speleometrici, all’individuazione di misure utili alla tutela dei maggiori siti d’interesse speleo-archeologico.» (fonte http://www.enzodeimedici.it)

Vista del territorio cassanese dal Monte San Marco (fonte: M. Martellotta)

I TEMPI DELLA CAMPAGNA SPELEO-ARCHEOLOGICA

Il progetto si svolgerà in un arco di tempo di 6 mesi, da gennaio a giugno 2017, e sarà articolato nelle seguenti fasi:

gennaio-febbraio 2017
– digitalizzazione della documentazione già esistente sui fenomeni ipogei del luogo;
– ricognizioni di superficie, censimento degli ingressi e loro preciso posizionamento geografico.

marzo-maggio 2017
– interventi di esplorazione e documentazione speleo-archeologica “sul terreno”;
– interventi di tutela in cavità naturali a rischio di manomissioni.

giugno 2017
– attività di catalogazione e documentazione in laboratorio di reperti archeologici;
– organizzazione e riordino generale della documentazione speleologica acquisita.

Crani umani al fondo di una profonda frattura rocciosa nella Grotta Pavolella a Cassano allo Ionio. (fonte: http://www.enzodeimedici.it/)

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