E’ inutile che fate sorrisini, o pensate a quella volta che, presi da dolori all’addome, vi siete allontanati in un cunicoletto laterale che chiudeva…

In una grotta negli USA, precisamente nell’Oregon, è stato trovato il fossile di “cacca umana” più antico del mondo. Il reperto fossile potrà aiutarci a comprendere il mistero di quando e come sia arrivato l’uomo sul continente americano.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista “Le Scienze”, il coprolite è l’evidenza più antica dell’esistenza umana in America. Il fossile ha un’età di 14’000 anni, affermano gli studiosi delle Università dell’Oregon e Copenhagen.

Si pensa che i primi pololatori dell’ameria furono i Clovis, una cultura che dominò il nord e il centro del continente a partire da 11’000 anni fa, al termine dell’ultima era glaciale. Questa scoperta ha aperto numerose controversie sull’esistenza di popolazioni antecendenti ai Clovis.

Presenza Umana

Nel nuovo studio, gli scenziati mostrano il DNA dei 14 frammenti di escremento scoperti insieme ad altri oggetti che denotano l’occupazione umana della grotta. Tra questi, corde ottenute intrecciando legamenti animali e fibre vegetali. La presenza di questi manufatti nella grotta – affermano gli studiosi – indica che fu popolata durante lo stesso periodo.

Secondo Thomas Gilbert, dell’Università di Copenhagen, e uno degli autori della ricerca, “questo conferma che i nativi americani vivevano in America del Nord almeno mille anni prima dell’avvento di quella che viene considerata la cultura Clovis”. I risultati sono stati ottenuti con la tecnica del radiocarbonio, e gli analisti sono riusciti a recuperare frammenti di DNA mitocondriale. Il mitocondri sono componenti delle cellule esterni al nucleo deputati alla trasformazione in energia delle sostanze nutritive. Diverse analisi genetiche hanno confermato che si tratta di DNA umano. Le informazioni contenute nel DNA mitocondriale, secondo i ricercatori, vincolano i coproliti con due diversi gruppi genetici di nativi americani che vissero tra i 14’000 e i 18’000 anni fa, dimostrando che queste popolazioni erano in diretto contatto con altre popolazioni che vivevano in Siberia e nell’Est Asiatico.

Questo scoperta supporta la tesi che suggerisce che i primi americani giunsero dalla Siberia e che la migrazione cominciò molto prima dell’arrivo della cultura Clovis, ma non si sa chi fossero queste popolazioni.

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