IL FALCO VA……

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Ago 12, 2015

Lunedì 10 agosto alla Grotta del Falco nel comune di Corleto Monforte (monti Alburni – SA) una nuova immersione di Luca Pedrali (stavolta accompagnato della moglie Nadia Bocchi) ha portato il nuovo rilevato oltresifone a 1,2 km.

Lasciamo il campo nella faggeta verso le 8.30 e, dopo la tappa al bar di S.Angelo a Fasanella arriviamo al bivio del Serrone ove ci aspettano Pino e Ruben che arrivano da Pertosa.
Alle 11 entriamo e, con il classico passamano portiamo i materiali oltre la strettoia iniziale.
Scendiamo rapidi e lasciate le corde percorriamo la parte bassa della grotta fino al laghetto sifonante.
Stavolta c’è molta meno acqua rispetto all’anno scorso quando Luca superò per la prima volta il sifone.
Durante i preparativi la perdita d’aria di un erogatore rischia di far saltare l’esplorazione, ma dopo vari tentativi (mi chiamo Mauro e risolvo i problemi) e un bel pò di tempo riusciamo a sistemarlo e alle 13.00 Nadia si immerge seguita poco dopo da Luca.

Sappiamo che sarà lunga e inganniamo l’attesa fotografando e commentando i sapori dei saikebòn che riscaldiamo.
L’appuntamento è alle 17 e infatti con poco ritardo i due riemergono.
Nelle 4 ore oltresifone hanno rilevato e ripreso a video la nuova zona.
Dal posizionamento in mappa risulterà un rilevato di altri 705 m oltre ai 500 già visti da Luca in solitaria l’anno scorso.
Luca era arrivato a un punto ostruito da massi di crollo dove la prosecuzione alta sulla parte fossile si è rivelata impossibile.
Nadia cercando tra i massi ha trovato il passaggio che ha loro permesso di proseguire stando in basso lungo lo scorrere dell acqua.
i primi 150 m sono ancora caratterizzati da grandi ambienti in parte ostruiti da massi ma successivamente si riprende la percorrenza stile forra.
Luca racconta di Nadia che quasi correndo davanti a lui non ha intenzione di fermarsi più.
Dopo il km così percorso raggiungono un lago (che è stato “battezzato” dell’Angela) in cui termina la parte aerea e, nuotando, entrano in un cunicolo di dimensioni molto ridotte (fuori acqua c’è spazio solo per la testa ) alla fine del quale Nadia provando a immergersi in apnea e con la sola maschera intravede quello che sembra essere il passaggio di ulteriore prosecuzione.
I 2 decidono però di rientrare perchè dovendo anche rilevare il nuovo tratto i tempi si sarebbero allungati a dismisura.
Risalita rapida e ripassamano alla strettoia pensando a birra e pizza che ci aspettano.
Dopo l’elaborazione dei dati la topografia rileva che si è superata una faglia e si ipotizza un diverso scorrimento dell’acqua.

Per conto del progetto congiunto AIRES i partecipanti sono:
Beppe Laura
Pino Ruben (GSAVD)
Vito Benedetta
Luca Nadia
me

le fotografie pubblicate sono di Pino Paladino e Luca Pedrali

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