Si conclude oggi Frasassi 2004.
Sono stati tre giorni pieni, densi e intensi, convegni, conferenze, mostre, proiezioni, dibattiti. Talmente densi non riuscire a volte ad andare a vedere tutte le cose che si volevano, ed è normale che sia così.
Io ci sono andato, ed ho avuto la fortuna di incontrare gente che conoscevo solo in e-mail, come gli organizzatori di Frasassi 2004, e non erano le nostre letterine d’amore. Ci siamo incontrati e chiariti, io ho avuto la fortuna di trovare ieri sera Peo fuori dallo Speleobar e più volte Piero in giro per Frasassi. Ci siamo chiariti? Si. Stanchi, incazzati, sbronzi, abbiamo covenuto che c’e’ una cosa che ci accomuna: La Speleologia e l’essere parte di una grandissima comunità: Gli Speleologi.
Io questo l’ho capito, e come me altri vanno avanti convinti che ci sia una sola Speleologia: Ciao Alessandro del Ribaldone, continua così.
Nei prossimi giorni avrò il tempo per mettere in rete le foto di Frasassi e soprattutto le facce da Speleobar, ma è un lavorone.
Intanto possiamo dire che tra tanto casino, alcol, gente di ogni parte d’Italia, non è successo niente di terribile. Mi sbagliavo, fortunatamente mi sbagliavo sulla capacità degli speleologi di autocontrallarsi anche in queste condizioni estreme. Si poteva fare meglio, si poteva fare peggio, comunque è stato fatto. Grazie per esservi fatti il culo. E arrivederci al prossimo anno a Imagna 2005!

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