RAGGIUNTO LO SPELEOLOGO BLOCCATO DA UNA PIENA DA ? 430 NELLA GROTTA 
ABISSO II° MONTE POVIZ, MASSICCIO DEL CANIN

E’ stato raggiunto alle 14.45 da una squadra della II° Zona speleologica-Friuli Venezia Giulia, del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, lo speleologo triestino di 37 anni, Stefano Krisciak, rimasto bloccato da una piena improvvisa all’interno della grotta “Abisso II° del Monte Poviz”, detta anche “Gronda Tipote”, che si trova a 1888 metri di quota sul massiccio del Canin, in località Sella Nevea nel comune di Chiusaforte (UD).
Entrato in grotta alle ore 10,30 di giovedi mattina con il bel tempo per compiere una discesa in solitaria a -720, sarebbe dovuto uscire venerdì in tarda serata, ma le mutate condizioni atmosferiche, con le forti piogge cadute nel frattempo, trasformatasi poi in neve, hanno riversato all’interno della grotta un consistente quantitativo di acqua che ha reso impossibile allo speleologo di uscire. Non avendo ricevuto, come da accordi, la telefonata di conferma di uscita dalla grotta, due amici di Stefano Krisciak hanno allertato venerdì sera, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico che si è attivato immediatamente. Le condizioni metereologiche hanno consentito ai soccorritori di raggiungere l’ingresso della cavità solo il mattino seguente.
Trasportata sul posto da un elicottero della Protezione Civile la prima squadra è entrata in grotta sabato mattina alle ore 9.00, ma arrivata ad una profondità di -100 ha incontrato una grande quantità di acqua, che ha fatto subito temere gravi conseguenze. La presenza dell’acqua in tutta la grotta e l’elevato rischio che comporta anche per le squadre di soccorso, ha notevolmente condizionato i tempi di discesa, rendendo particolarmente difficoltosa la progressione e 
costringendo i soccorritori a realizzare sistemi di sicurezza per contrastarne la violenza. Nel frattempo altri tecnici confluivano in zona e veniva allestita la base delle operazioni.
La ricerca del disperso è proseguita ininterrottamente, alternando le squadre di soccorritori. Alle 14,30 di oggi vi è stato il primo contatto vocale con Stefano Krisciak, raggiunto pochi minuti più tardi. Lo speleologo è stato trovato ad una profondità di 430 metri, è provato ma, secondo le prime notizie, in buone condizioni di salute. Per ripararsi dal freddo e resistere in queste ore si era costruito un riparo d’emergenza. I soccorritori lo stanno rifocillando. Nel frattempo anche il medico del CNSAS, appartenente alla VI Zona di Soccorso Speleologico, Veneto e Trentino Alto Adige, Sandro Irsara è entrato in grotta per raggiungere lo speleologo bloccato, valutarne le condizioni di salute e prestare le eventuali cure del caso. Alla base operativa un secondo medico, Luciano Del Fabbro, della I Delegazione del Friuli Venezia Giulia coaudiuva il collega in grotta.

Notizia di Luca Calzolari
Addetto stampa nazionale soccorso speleologico

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