Arera news

DiScintilena

Lug 20, 2004

Qualche aggiornamento dall’area carsica del M. Arera (Oltre il Colle – Prealpi Bergamasche – Lombardia).
Cominciamo dalla notizia del giorno:

–Abisso dei due Increduli: dopo mesi dall’ultima punta a -500, siamo finalmente tornati (in 4) sul fondo, nella notte tra sabato 18 e domenica 19 luglio.
Le due squadre che si sono alternate nei duri lavori di disostruzione del meandrino finale sono riuscite ad averne ragione, penetrando in un nuovo settore profondo dell’abisso. Gli spazi sono decisamente ampi, l’impressione è quella di trovarsi in una zona di confluenza, dove si riuniscono diverse diramazioni provenienti dall’alto, alcune delle quali forniscono un ulteriore apporto idrico che va a incrementare il corso d’acqua che abbiamo fin qui seguito.
Dopo aver sceso una breve sequenza di nuovi pozzi (P17-P7-P7) ci siamo affacciati in cima ad una maestosa verticale, valutata sui 25-30 metri di profondità. In realtà sarebbe più corretto parlare di un solo pozzone gradonato, visto che si tratta di un unico grande ambiente.
Ci siamo fermati per mancanza di tempo e soprattutto di fix, ma la tentazione di inventarsi un improbabile armo naturale era davvero forte.. dovremo tenerci ancora per un pò la curiosità di sapere cos’altro ci aspetta laggiù.
Qualche rapida sbindellata ci è servita a valutare sommariamente la nuova profondità, siamo sui -550 / -560 metri totali.
Il percorso A/R ingresso-fondo diventa sempre più impegnativo, soprattutto a causa dei lunghi meandri iniziali e del forte stillicidio (nelle stagioni “asciutte”) da – 300 in giù, che si sommano alla profondità, ormai di tutto rispetto e ai pesanti bagagli da trascinarsi dietro. Si ripropone sempre più impellente la necessità di trovare una via alternativa di penetrazione. Farsi tra le 15 e le 24 ore in queste condizioni, quasi sempre zuppi d’acqua, comincia a diventare pesantuccio.. soprattutto per chi ha ampiamente superato le 40 primavere.
Nel frattempo si sta anche seguendo un’altra interessante possibilità in direzione opposta: è stata individuata la via che, per morfologie e meteorologia, sembra proprio essere il vero “a monte” dell’abisso. Le disostruzioni sono iniziate ed è stata già raggiunta l’attuale quota massima positiva (+8m), finora appannaggio di un falso “a monte” toppo che ci aveva precedentemente illusi e poi delusi.
Non bisogna dimenticare che il potenziale residuo positivo dell’abisso è di ben 960 metri (cima Pizzo Arera, quota 2512 slm), mentre quello negativo è di “soli” 500 metri (Sorgente Nossana quota 500 slm).
Ancora poco o nulla è stato fatto nelle varie diramazioni laterali più evidenti, ci sarà tempo…

–Altri lavori secondari (disostruzioni, risalite, topografia) sono stati dedicati a diverse cavità minori, il più interessante riguarda la Lacca della Seggiovia:  Superata una ventosa strettoia a -10m (lavori in corso da anni!), è stato sceso un nuovo P10, seguito da stretti meandri e da un nuovo presunto P15 con l’imbocco da rendere transitabile. Il lavoro è tanto, ma l’aria è davvero allettante.
Come sempre abbiamo avuto un grosso sostegno da vari gruppi lombardi, a partire dagli ormai affiatati compari del GEC Genepì.
Giorgio Pannuzzo
GS Bergamasco le Nottole

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *