Notizia di Armando Davoli
 

La FSR Emilia Romagna e la scuola di Reggio Emilia del GSPGC hanno organizzato nelle giornate 28-29 febbraio e 13-14 marzo un corso di II° livello SSI sull’uso dei GPS e di Ozi Explorer in speleologia.
Sede del corso è stata la sala civica del comune di Albinea (RE), che ringraziamo per l’ospitalità. Bella la visione della sala con la distesa di postazioni PC.
La regione Emilia Romagna ha finanziato il corso.
Docente è stato Massimo D’Eramo, di GPSComefare, una certezza.
I corsisti sono stati 13 di 8 gruppi federati e 13 gli auditori.
In un precedente corso nel 2002 erano state presentate attrezzature professionali Leica, generalmente al di fuori delle nostre possibilità.
L’obiettivo prefissato in questa occasione era di alzare il livello di conoscenza nel settore di tutti i gruppi della regione e verificare se Ozi possiede le caratteristiche per diventare, anche grazie al costo contenuto, il nostro standard comune.
A tal fine abbiamo ritenuto che fosse indispensabile per ogni corsista avere a disposizione:
– un PC con il programma e la licenza Ozi, per sperimentare immediatamente quanto spiegato e impostare in modo comune la configurazione
– la cartografia di una parte di territorio nei vari formati importabili (.tif, .tfw, .sid, .ecw, ecc)
– i dati per importare grandi numeri di punti e polilinee (ingressi grotte e limiti amministrativi) in formato shape file
– i dati di elevazione con reticolo a 10 metri per Ozi 3D
– una dozzina di GPS
Innumerevoli gli argomenti trattati e le soluzioni pratiche ai vari problemi, compresi i nostri esperimenti su importazione da database e scambio dati con Visual Topo, sia in piano che in 3D. C’è da dire chel’impulso è stato fortissimo e stiamo ancora riorganizzando la massa di dati e informazioni, anche in collaborazione con il servizio cartografico
regionale.
Conclusioni: Ozi è abbastanza bravo ad acquisire i dati nei vari formati (a volte serve manipolare un po’ i files), un po’ meno ad esportarli verso il mondo istituzionale (orientato verso Arc) o i database. Per fare questo serve un po’ di dimestichezza con vari programmi esterni. I nostri responsabili del catasto meno “imparati” è bene siano affiancati da
“smanettoni”, almeno nel primo periodo. Anche Ozi ha bisogno di un affiancamento, probabilmente Arc explorer.
A nostro avviso sarebbe necessario anche ripensare il Catasto, aggiungendo altre funzionalità: ad esempio potrebbe essere utile, anche ai fini del soccorso, avere a disposizione la traccia per raggiungere un ingresso in formato da scaricare su GPS. Altro punto da dibattere, ora che EGNOS è funzionante, la necessità di avere i campi per il posizionamento strumentale e la qualità del fix, svincolato dalle carte.
Il corso è stato registrato su videocassetta, per un totale di 21 ore di registrazione.

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