Ed è ogni volta durante una discesa in grotta è come un’iniziazione, quella strana sensazione di cadere mentre si dorme, nel momento in cui si percepisce il vuoto si rivive involontariamente un’esperienza già vissuta durante la vita quotidiana, come per esempio la perdita di un sostegno oppure di una caduta da un’altezza maggiore, da un punto in cui si era in equilibrio.
Esistono due spiegazioni a questa sensazione che si verifica di solito nella fase REM (Rewind Eyes Movement) di un essere umano ma che in speleologia è uno dei pochi casi in cui si percepisce da svegli: la prima spiegazione è quella scientifica e fa riferimento alla paura ancestrale dell’uomo di cadere dagli alberi dove si appollaiava per passare la notte nella savana, onde evitare di essere divorato dai predatori.
La seconda spiegazione è sicuramente più fantasiosa ma lascia spazio a interpretazioni che caso per caso vanno associate alla psiche dello speleologo: viaggi compiuti dall’anima in universi paralleli, viaggi che si cerca di compiere proprio nelle grotte dove ogni sensazione è amplificata.

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