L’impianto palafitticolo esistente nella storica “Grotta di Pertosa”, scoperto su due livelli distinti alla fine dell’Ottocento e riesplorato nuovamente nel 2005 e nel 2009, è stato oggetto di un nuovo intervento di ricerca condotto dal 4 al 13 marzo 2013. Tale intervento, coordinato dal Dr. Felice Larocca (UNIBA e CRS “Enzo dei Medici”), è stato reso possibile grazie ad un accordo di collaborazione siglato tra la Fondazione MIdA (ente di gestione della grotta turistica), l’Edipower (società che controlla lo sfruttamento idroelettrico del torrente sotterraneo) e la Soprintendenza per i Beni Archeologici di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta (ente di tutela territoriale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali).

Le indagini hanno perfezionato la planimetria dell’abitato protostorico, censendo quasi tutte le strutture lignee emergenti dal fondale del torrente ipogeo e riconoscendo una maggiore estensione dell’insediamento. Una raccolta di superficie di reperti archeologici ha confermato l’estremo interesse del giacimento, portando al rinvenimento di abbondante materiale ceramico, osseo, litico e metallico, riferibile oltre che ad età protostorica anche ad epoca greco-romana e medievale. Attualmente è in fase di studio un programma di ricerche triennali, concordato con la locale Soprintendenza, finalizzato all’approfondimento futuro di diversi aspetti connessi al contesto archeologico sotterraneo.

Hanno partecipato alle indagini 2013 Antonella Laino, Enza Cigliola, Delia Carloni e Giuseppe Ceresia, costantemente coadiuvati dal personale della Fondazione MIdA.

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