– Giuseppe, prima di tutto, Narni… ]]>
Vista la curiosità di molti speleologi per la rassomiglianza dei nomi Narni e Narnia, abbiamo l’onore di ospitare oggi sulla Scintilena il nostro concittadino Giuseppe Fortunati, autore del libro Narnia e Narni.
– Giuseppe, prima di tutto, Narnia è l’antico nome latino di Narni; come mai C.Lewis si ispirò al nome di
Narnia per le sue "Cronache"?
Lo scrittore era un professore di Oxford e Cambridge, ed un grande conoscitore della lingua latina in tutta la sua vita aveva approfondito gli studi latini e da giovane mentre studiava i classici aveva letto Livio, Tacito, Plinio il giovane e Plinio il vecchio, e mentre studiava si aiutava con un Atlante geografico in lingua latina su cui cercava i luoghi descritti nei classici latini.
A seguito di mie ricerche sono venuto in possesso di una copia dell’originale della mappa dell’Italia su cui aveva studiato Lewis e su cui lo stesso scrittore ha sottolineato il percorso della via Flaminia ed ha sottolineato il Nome Narnia riportato proprio al centro dell’Italia dove si trova attualmente Narni.
– Sei stato il fautore di questo connubio Narni-Narnia, ci puoi dire come hai scoperto questi libri molti anni prima dell’uscita del film?
Molti anni fa intorno agli anni 90 avevo gia’ un libro delle Cronache di Narnia che avevo appena letto e messo in un cassetto, poi nel 2000 mentre ero a New York per un convegno internazionale per internet in rappresentanza dell’Italia, feci un curioso incontro con un orientale che letto il mio cartellino
" Giuseppe Fortunati
Narni
Italy"
Mi fece notare che non si scriveva Narni ma Narnia. Risposi con stupore che in effetti Narnia era il nome latino della mia città e chiesi come mai lui conoscesse tale nome.
La risposta fu che tutti al mondo conoscono Narnia come una terra fantastica a cui si accede da un armadio , ma che pero’ non esiste nella vita reale.
Naque così una strana discussione a cui tutti i presenti presero parte confermando da tutte le parti del mondo
(eravamo oltre 100 nazioni rappresentate) che tutti conoscevano la Narnia dei libri fantastici e nessuno sapeva pero’ che Narnia era il nome latino di Narni mia città natale.
Quindi io tornando in Italia inizia subito a cercare indizzi e connessioni tra i libri di Narnia e la mia città , nello stesso tempo avevo iniziato a gettare il seme della curiosità in tutti i presenti che scoprirono che Narnia e’ anche una bellissima cittadina in Italia , che molti di loro vennero poi negli anni successivi a visitare di persona.
– Noi speleologi siamo abituati a passare porte di pietra per visitare i nostri mondi fantastici, mentre i tre ragazzini entrano da un armadio. Noi andiamo nelle grotte per curiosità, i nostri antenati lo facevano per difendersi dall’ultima glaciazione, qual’è il motivo che spinge i protagonisti ad entrare in un altro mondo? Secondo te gli speleologi rifuggono da questo mondo per proteggersi in un ambiente magico?
Sicuramente la ricerca di nuove dimensioni stimola la fantasia e ci permette di vivere nuove avventure.
Scoprire nuovi mondi e calarsi nelle viscere della terra sono modi analoghi di cercare nuove esperienze lottando contro elementi avversi al fine di conoscere se stessi e quanto di bello possiamo trovare in questo mondo.
Nei sette libri delle cronache di Narnia ci sono varie possibilità di scoprire i mondi di Narnia , e l’armadio è solo
uno degli accessi possibili , si può entrare a Narnia anche attraverso un quadro, oppure toccando un anello magico in ogni caso però si trova inizialmente un ambiente ostile , in cui solo lottando e perseguendo la via del bene si possono poi scoprire delle bellezze immense , per poi tornare al mondo reale.
Sotto questo profilo gli speleologi fanno lo stesso percorso ogni volta che vanno in grotta , lottando contro un ambiente ostile per poi scoprire con fatica.
– I Libri di Lewis sono permeati della cultura Cristiana che avendo un Dio in cielo non ha trovato posto migliore per il Diavolo che sottoterra, lontano dalla luce e nel quarto libro delle Cronache di Narnia, "La Sedia d’Argento" si legge di un mondo sotterraneo in cui regna una malefica regina. Noi ovviamente tifiamo per i pipistrelli e altri animali ripugnanti; In questo periodo di forti contrasti culturali e religiosi; nelle Cronache di Narnia c’e’ spazio per il "diverso" e per la tolleranza?
Nelle cronache di Narnia ci sono molti spunti interessanti , a partire dal nome del principale protagonista , il leone ASLAN, che rappresenta proprio uno strano esempio di tolleranza , pur nella contradizione dei termini, infatti un leone buono è già un diverso , essendo di norma i leoni visti come il massimo della forza bruta e della violenza contro la ragione.
Aslan è invece un leone buono che addirittura muore e si sacrifica per salvare un peccatore traditore come Edmund , per poi risorgere come aveva fatto Gesù Cristo. Ma Aslan è anche il nome in arabo del leone , quindi una strana assonanza anche con il mondo mussulmano, di cui si prendono però anche le tentazioni come i dolcetti tentatori di Edmud chiamate " delizie turche".
Leggendo poi altri scritti di Lewis come le lettere a don Calabria, si vede invece una grande apertura e dialogo , quasi incredibili per un Irlandese come Lewis , nato a Belfast, che dialoga con un prete cristiano , essendo
invece lo scrittore un dichiarato Anglicano. dico questo perchè mentre sono tristemente famose le guerre di
religione in Irlanda tra cattolici e protestanti , Lewis dimostra la sua grande apertura mentale cercando addirittura dialogo e punti di convergenza con tutti i cristiani del mondo.
Infine il rapporto con il diavolo è addirittura riportato in modo simpatico e molto ironico nelle lettere a Berlicche , in cui addirittura il protagonista è un diavolo esperto che vuole insegnare ad un giovane diavolo tutte le strategie per poter tentare gli uomini.
Quindi lo scrittore di Narnia è un personaggio tutto da scoprire e che in Italia è stato purtoppo per lungo tempo trascurato.
La città di Narni dovrebbe anche candidarsi a divenire un centro di Studi per l’Italia su tale scrittore, come ho più
volte detto in varie sedi istituzionali .
– Tornando alla Narnia di oggi, cioè alla nostra ridente cittadina a guardia delle Gole del Nera, quali riferimenti e attinenze troveranno i visitatori in cerca di Aslan?
In effetti ci sono molti riferimenti e spesso specialmente i bambini che leggono i libri di Narnia con la loro fantasia riescono a vedere meglio degli altri le tantissime connessioni che esistono Tra i libri e la città.
Grazie poi al lavoro fatto in questi anni nelle scuole di Narni in sinergia con scuole italiane e di tutto il mondo le connessioni si stanno ulteriormente sviluppando , creando moltissimi materiali , come disegni, murales, puzzle, armadi di tutte le dimensioni , che poi raccolgono la fantasia dei ragazzi producendo tanti spunti e lavori che se messi in mostra potranno far vedere ulteriormente che Narnia e la città di Narni possono diventare il centro di raccolta di tutti i materiali prodotti nelle scuole e speditici da tutto il mondo.
Ricordo solo che per ora abbiamo ricevuto materiali e disegni da tutti i continenti , dall’America del Sud al Giappone, dagli Stati Uniti all’Australia, dall’Africa salla Svezia.
Quindi basterebbe mostrare nella città di Narni i libri , gli articoli giornalistici e i molti disegni arrivati per ricreare
il magico mondo di Narnia. Che si ritrova poi in mille scorci della nostra città che ricordano i libri di Narnia, dalla tavola di pietra al grande arco , dalla grande cascata al castello di Cair Paravel, dai laghetti con l’acqua azzurra
al grande leone di pietra, e…… basta solo guardare la città di Narni con gli occhi della fantasia per riscoprire il mondo di Narnia.
– Narni è una città con 2000 anni di storia, quali sono le attrattive che offre al visitatore oltre al riferimento nel nome antico?
Il riferimento del nome antico non è cosa da trascurare infatti l’unicità in tutto il mondo di avere il nome di Narnia per la nostra città , la pone automaticamente sotto gli occhi di tutti. E’ stato proprio questo il principale lavoro fatto in questi anni ed in particolare nel 2005 con decine di televisioni nazionali che sono venute a Narni e con centinaia di articoli di giornale su riviste nazionali ed internazionali , che hanno catalizzato l’attenzione mediatica dell’Italia e del mondo sulla città di Narni .
Bisogna ricordare poi che siamo solo all’inizio di una produzione mediatica paragonabile a quella del signore degli anelli ed Harry Potter.
Per dare una indicazione il primo film di Narnia ha incassato oltre 700 milioni di dollari, ponendolo al terzo posto
assoluto per gli incassi mondiali . Il fatto che in Italia si sia piazzato solo al terzo posto per incassi con oltre 15 milioni di dollari pur essendo un risultato importante è addirittura eccezionale pensando al fatto che le favole di Narnia , mentre nel mondo sono conosciute più di favole come Pinocchio, nel nostro paese era la prima volta che si sentivano.
Ma Narni ha dalla sua parte anche una gloriosa storia , con una città a più strati da offire al turista, dalla Narnia Romana con grandi emergenze come il ponte di Augusto del 27 a.c. , come l’Acquedotto della Formina che costruito piu’ o meno nello stesso periodo è ancora visibile e visitabile anche oggi , e che gli Speleologi posso
percorrere per diversi chilometri in galleria.
La Narnia romana offre poi un bellissimo percorso da fare a piedi lungo le gole del fiume Nera (con una risorgenza enorme ancora tutta da esplorare N.d.R) , a contatto della natura per arrivare ai resti da poco riportati alla luce grazie anche alla popolarità di Narnia , e che sono inseriti in un bellissimo luogo in cui l’acqua è di un colore bellissimo e particolare a causa del Magnesio che rende il fiume di un colore azzurro acceso.
In tale contesto potrete riscoprire un antico cantiere romano che serviva per costruire triremi e nei pressi ci sono altri reperti che fanno pensare ad un porto fluviale e ad insediamenti come ville romane che addirittura potrebbero essere appartenute alla suocera di Plinio il Giovane, la matrona Pompea Celerina , che viene citata anche dallo Scrittore di Narnia in riferimento ad una lettera ad un suo amico.
Ma se venite a Narni non dimenticate di immergervi nei vicoletti del suo centro storico medioevale , per riscoprire angoli incontaminati e scorci unici , guardete anche in alto e vedrete mille pietre che parlano del nostro glorioso passato .
Se poi venite a maggio scoprirete " la corsa all’anello" ed i molti costumi medioevali e le fragranze dei cibi delle Osterie che accarezzano il palato di migliaia di visitatori che si immergono nella nostra città.
Se venite a Narnia , non fermatevi alla prima apparenza , ma cercate nell’armadio della vostra Fantasia e troverete mille tesori.
Grazie Giuseppe, è stato un piacere averti con noi!
Chi volesse cercare maggiori approfondimenti su Narnia e Narni potrà trovare utili notizie su http://www.narnia.it , il sito di Giuseppe Fortunati, mentre potrete dare uno sguardo a http://www.corsallanello.it per informazioni sulla festa medioevale che coinvolge tutto e tutti nelle prime due settimane di maggio.