Gli operatori del parco avevano notato alcuni “movimenti” nei massi intorno all’imbocco. Siccome la zona è frequentata da escursionisti, scolaresche ecc. che vanno a vedere la voragine avvicinandosi al bordo, il comune e il parco volevano verificare se esistessero ancora condizioni di sicurezza.
In effetti mi sembra che alcuni dei massi nel punto più basso dell’ingresso siano stati in parte scalzati e forse stanno cedendo. D’altra parte confrontando le vecchie foto, (abbiamo una documentazione che parte dagli anni ’60) sembra che l’imbocco abbia continuato a modificarsi nel tempo a causa di crolli successivi.
Con questa comunicazione, che vi mando dietro esplicita richiesta del Parco del Soratte e della Provincia che è l’ente gestore, vorrei avvertire tutti gli speleologi di questa situazione di pericolo. E’ difficile dire se vi sia un pericolo immediato di crolli, ma secondo me al momento non è prudente avvicinarsi al bordo della voragine se non in condizioni di sicurezza.
Credo che in ogni caso il sindaco emetterà un’ordinanza per chiudere indistintamente a tutti l’accesso all’area.
Maria Piro