Il campo estivo in Arera (Oltre il Colle, prealpi Bergamasche), con la partecipazione di GSB le Nottole (BG) – GEC Genepì (LC) – GS Varese CAI-SSI – SC Intelvi (CO) ha duramente subito i contraccolpi degli incidenti in Marguareis, con due interruzioni forzate che, di fatto, ne hanno
impedito il buon andamento. Sui pochi giorni “produttivi” rimasti a disposizione si è poi accanito il maltempo, dando il colpo di grazia.

In particolare, l’obiettivo principale era quello di proseguire le esplorazioni ai rami degli Zombie (Abisso dei Due Increduli, risalite da -500).
L’unico tentativo effettuato di raggiungere la zona in questione è letteralmente naufragato circa a -200, sotto i colpi di una possente burrasca ipogea.

Fatta di necessità virtù, abbiamo riesumato uno scavo fermo da un paio d’anni nella Crevazza Fruttari (-117m), in una finestra laterale posta a pochi metri dal fondo del P105.
La grotta si comporta da ingresso meteobasso, con una corrente d’aria impressionante, ed è abbastanza asciutta da risultare praticabile anche in queste condizioni idriche.
Nel frattempo abbiamo battuto abbastanza in lungo ed in largo il versante della montagna tra Rifugio SABA e Cascina del Merlaccio, trovando solo splendidi campi solcati ed un bel P10 situato in prossimità del campo.

A campo finito, e dopo 4 sessioni di scavo, la fessura soffiante cominciava a restituire echi di grossi ambienti, senza però dare migliori indizi sul lavoro residuo da fare.
A questo punto si rendeva opportuna un’appendice post-campo, così tra sabato e domenica del week-end appena trascorso ci abbiamo dato dentro, riuscendo finalmente a superare l’ostacolo.
Agli esploratori si è presentato un bel pozzo a sezione allungata (max 11x 4 metri) la cui discesa è allietata dalla presenza di un masso incastrato (“l’Autobus”) spesso cira 1,5 metri e largo 7×6 metri.

Come nelle migliori tradizioni, la discesa è stata forzatamente interrotta per esaurimento di corda (circa 80 metri) e fix… sul bordo di un ulteriore salto valutato ancora sui 60 metri, se non di più.
L’attuale limite esplorativo è una specie di enorme terrazzo con stillicidio che prosegue anche in altre direzioni con meandrini e pozzi laterali, oltre ovviamente alla prosecuzione del pozzo principale.
La progressione molto veloce della cavità ha permesso di rilevare subito quasi tutto l’esplorato.
Concludendo: la Fruttari è stata esplorata fino a circa -170 ma si può ipotizzare una profondità totale sondata di almeno 220-230 metri.
Al momento la grotta scende molto verticale, con un leggero spostamento verso NNE.
La speranza più immediata è che l’andamento cambi in direzione WSW, puntando alla giunzione coi rami profondi degli Increduli, che diventerebbero di accesso decisamente più rapido.

In prospettiva più ambiziosa, il singolare comportamento meteo-basso di Crevazza Fruttari, Laca di Müradei, Ab. D. Stratos, Ab. F. Zappa e Lacca della Seggiovia (tutti abissi tra i -160 e i -300 posizionati nel raggio di appena 600 metri e dotati di fortissime circolazioni d’aria) potrebbe lasciar ipotizzare un comune punto di convergenza con un imponente arrivo dalle parti alte della montagna.
Se davvero così fosse, potremmo sognare di raggiungere una mitica “Sala dei Venti che Danzano”, punto nodale per future ricerche ipogee in Arera.

Speriamo di poter diffondere presto buone nuove sull’andamento delle esplorazioni.

Notizia di Giorgio Pannuzzo
GSB Le Nottole

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