“Focus Terra”, il museo dell’ETH di Zurigo che ospita la mostra fotografica del Team La Salle di cui fanno parte anche gli italiani Antonio Danieli e Luca Cuttitta è stato nominato museo del mese da una rivista culturale che stila una classifica delle cose più interessanti da vedere. La mostra è stata prorogata fino al 6 marzo. Un successo per la speleologia tutta.
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Complimenti!

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Ecco la traduzione dell’articolo in tedesco, grazie all’amica Antonia e a Luca Cuttitta per la traduzione:

Il magico mondo delle grotte di cristallo

Un’imponente cascata di ghiaccio: La grotta Eiskogel in Austria è una delle più belle grotte di ghiaccio delle Alpi

Le grotte servono come rifugio e attirano avventurieri e ricercatori. Il museo „focusTerra“ a Zurigo porta i visitatori ad esplorare i misteriosi abissi della terra. Il punto forte è una spettacolare proiezione in 3D.

Una camminata spericolata attraverso dei tunnel, una fine pioggia sotto forma di fili mineralizzati che cade dal soffitto e cristalli che, dallo schermo, sporgono minacciosamente verso gli spettatori. Tutto quello si può vedere in modo comodo e sorprendentemente realistico. E la cosa migliore è che per questi momenti magici, grazie alla moderna tecnologia 3D, non c’è neanche bisogno di andare molto lontano.

„La Salle“, un gruppo internazionale di fotografi 3D ha documentato impressioni sconvolgenti e momenti del molteplice „mondo sotterraneo“. La mostra „Grotte di cristallo – affascinanti sguardi nella camera dei tesori della Terra“, a Zurigo mostra un’ampia scelta delle immagini che possono essere guardate anche in 3d. La proiezione sui mondi sotterranei su cinque continenti è il culmine di una mostra speciale riuscita e molto informativa. Sarà visibile almeno fino alla fine del mese (un prolungamento è possibile) nel museo „focusTerra“ del centro di ricerca ed informazione geologico della ETH Zurigo.

Ci sono però ancora altre chicche visive. Magiche creazioni di cristallo, cascate ghiacciate dall’aspetto bizzarro e favolosi laghi turchesi. Di fronte alle bellezze speleologiche da tutto il mondo, la meraviglia e lo stupore tolgono il fiato allo spettatore.

Anche il mondo animale non è tralasciato. Così, i visitatori possono vedere l’enorme cranio di un orso delle caverne. La specie estinta dell’ultima era del ghiaccio dalla Spagna settentrionale era arrivato fino agli Urali ed era molto più grande dell’orso bruno odierno. Dalla testa alla coda era lungo 3,50m, ed era alto 1,70m. I larghi denti dell’orso fanno pensare ad un onnivoro che probabilmente si cibava soprattutto di piante. Impressionante anche un nido d’uccello pietrificato con dentro ancora le uova, proveniente dalla Val de Travers.

Un simulatore permette di sentire fisicamente gli effetti di un terremoto

Ma non è solo l’unica flora e fauna nelle caverne a stupire. Un argomento importante è l’aspetto scientifico che le caverne offrono.

Viene spiegato cosa le stalagmiti (pietre che crescono dalla terra verso l’altro) sulla potenza e sulla data dei terremoti preistorici. Registrano informazioni importanti, e ai ricercatori servono da archivio su piogge e temperature. Questi e altri eventi naturali di tutto il mondo sotterraneo vengono illustrati con immagini, grafiche e video. Inoltre ci sono molte cose da scoprire, da toccare, ascoltare e addirittura percepire con il corpo. Un simulatore fa sentire l’esperienza di un terremoto fino all’ 8° grado sulla scala Richter.

La simbiosi di fenomeni favolosi e devastanti dall’interno della terra danno brividi e meraviglia in uguale misura. Lascia intendere perché „focusTerra“ con la sua mostra sulle grotte di cristallo è stato nominato il Museo del Mese di Zurigo. Una visita vale la pena in ogni caso.

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