Si è concluso il 44mo corso d’introduzione alla speleologia, organizzato dal Gruppo Grotte Pipistrelli della sezione C.A.I. di Terni, in collaborazione con il Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico del C.A.I.
Il corso diretto dall’istruttore di speleologia Gatti Carlo e svolto sotto l’egida della scuola nazionale di speleologia del C.A.I., quest’anno ha registrato un’enorme presenza femminile, ben tredici sono state le ragazze, sui sedici ammessi al corso e tre i ragazzi.
La presentazione del corso è iniziata con una introduzione sulla “storia della speleologia e l’organizzazione speleologica in Italia” esposta da Borghi Mario.
Durante le sei lezioni teoriche e le cinque esercitazioni pratiche, sono stati evidenziati gli aspetti e le tematiche connesse all’attività speleologica.
Utile la lezione sui materiali e le attrezzature individuali, svolta dal presidente del “gruppo grotte pipistrelli” Flati Giorgio, che presto sarà nominato istruttore di speleologia, per l’occasione ha spiegato le potenzialità e la sicurezza delle attrezzature dando l’opportunità ai corsisti di affrontare in tranquillità questa nuova tecnica.
Interessante la lezione relativa alla “geologia, carsismo e speleogenesi” presentata dalla geologa Storti Orietta che ha fornito elementi sulla conformazione delle grotte, informazioni necessarie per conoscere e capire l’ambiente ipogeo.
La singolare lezione su “cenni di cartografia, orientamento e rilievo topografico” spiegata da Costantini Claudio e Menciotti Massimo, ha preceduto la fondamentale lezione sulla “prevenzione degli incidenti in grotta e cenni di pronto soccorso” fornita dai due sanitari del soccorso alpino umbro: Lupattelli Fabio e Fileni Stefania (vice delegato del soccorso) che, oltre a far parte del 118 di Terni sono attivi presso la commissione medica speleologica; entrambi hanno evidenziato le nozioni necessarie nel momento di richiesta del soccorso in grotta.
Particolare la lezione di “biospeleologia e nozioni di paleontologia ipogea” esposta da Iacuone Fabio che ha concluso la parte teorica del corso.
Le grotte visitate sono state tre: la grotta delle Piane ad Orvieto, la grotta del Chiocchio a Castagnacupa nei pressi di Spoleto e la grotta di Cittareale; ognuna con caratteristiche morfologiche diverse e livelli di difficoltà studiati in modo appropriato per il corso.
Gli istruttori, molto attenti e preparati, oltre ad insegnare le tecniche necessarie per iniziare questa attività, che comunque nasconde molte insidie, hanno fatto capire quanto sia importante la formazione di un gruppo unito e preparato, per poter superare qualsiasi ostacolo.
Per tutti i corsisti è stata un’ottima esperienza per conoscere luoghi nascosti, scendendo con le corde in profondità in mezzo alle rocce lavorate dall’azione dell’acqua, un’occasione definita singolare quella di poter “ascoltare” il silenzio della grotta.
Tutto questo grazie alla volontà degli istruttori e degli aiutanti istruttori che, durante le uscite pratiche, hanno sempre seguito in sicurezza e in modo minuzioso ogni movimento dei corsisti e grazie alle loro capacità tecniche e umane, hanno dato l’opportunità di far conoscere e condividere una nuova disciplina.
Tutta la macchina organizzativa composta, dall’istruttore nazionale di speleologia, Salustri Pierluigi, dagli istruttori di speleologia, Gatti Carlo e Guido Vittorio e dagli aiuto istruttori Befani Luca, Boccaccini Paolo, Conti Nilio, Costantini Claudio, Fabbretti Roberto, Flati Giorgio, Iacuone Fabio, Menciotti Massimo, Minestrini Luca, Paterni Patrizio, Proietti Fabrizio, Santarelli Fabrizio, Stentella Federico, Storti Orietta ha consentito di organizzare il corso con grande professionalità e allegria.
Alla fine del corso gli istruttori, hanno affermato di essere soddisfatti del livello di conoscenza raggiunto da tutti i corsisti.

Clelia Loreti

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