Un gruppo speleologico documenta le cavità carsiche tra Petina e Auletta, con l’obiettivo di approfondire la conoscenza del territorio e delle sue risorse idriche
Il Gruppo Speleo Melandro di Satriano di Lucania ha recentemente condotto un’escursione esplorativa nel Vallone Sant’Onofrio, tra Petina e Auletta, per documentare e studiare le cavità carsiche della zona.
L’attività ha incluso la visita alla Grotta del Lauro, alla risorgenza Niedda e la ricerca della Grotta della Moneta Antica, con l’obiettivo di contribuire alla comprensione della rete carsica locale e delle sue connessioni idrogeologiche.
Esplorazione della Grotta del Lauro
Domenica 17 novembre, il Gruppo Speleo Melandro ha visitato la Grotta del Lauro (CP 8), una cavità da cui sgorga acqua e che si estende sotto l’abitato di Petina per circa 170 metri.
L’ingresso della grotta, situato a 550 metri sul livello del mare, è facilmente raggiungibile tramite un sentiero battuto.
L’escursione ha visto la partecipazione di Aristide Fiore, Rocco Pignata e Giampaolo Pinto.
Visita alla Risorgenza Niedda
Durante l’escursione, il gruppo ha anche visitato la risorgenza Niedda, situata nei pressi di un mulino abbandonato lungo la vecchia strada dei Mulini, vicino al Vallone Sant’Onofrio.
La risorgenza è stata oggetto di studi precedenti, che hanno confermato la sua connessione con il sistema idrico Milano – Poeta.
Ricerca della Grotta della Moneta Antica
Un altro obiettivo dell’escursione era l’individuazione della Grotta della Moneta Antica (CP 297), che purtroppo non è stata trovata.
La ricerca di questa grotta è parte di un progetto più ampio iniziato nel 2018, volto a documentare le cavità carsiche della zona.
Obiettivi e Prospettive Future
L’attività del Gruppo Speleo Melandro si inserisce in un progetto di ricerca e documentazione delle cavità carsiche tra Petina e Auletta, con l’obiettivo di integrare i dati raccolti da altri gruppi speleologici e contribuire alla definizione di un quadro più completo della rete carsica locale.
La provenienza delle acque della Grotta del Lauro, in particolare, è di grande interesse per le sue implicazioni sulla qualità delle acque sotterranee e sull’ambiente circostante.
Le informazioni e le fotografie raccolte durante l’escursione saranno confrontate con i dati del 2019, quando si tentò di superare il sifone terminale della Grotta del Lauro e di effettuare un’immersione preliminare alla risorgenza Niedda.
Il gruppo continuerà a monitorare e indagare l’area del Vallone Sant’Onofrio per approfondire la conoscenza del territorio e cercare la Grotta della Moneta Antica.