Esplorazioni, monitoraggio e prospettive future discusse durante l’EuroSpeleo Forum

Foto di copertina di Eugenio Griffoni

Durante l’incontro internazionale di speleologia “Syphonia” 2024 – 16° EuroSpeleo Forum, tenutosi a Caselle in Pittari (SA) dal 31 ottobre al 3 novembre 2024, si è svolto un focus dedicato alla grotta del Bussento.

L’evento ha ripercorso la storia delle esplorazioni della grotta e ha discusso la situazione attuale e le prospettive future del fiume Bussento, con particolare attenzione all’inquinamento e alle possibili soluzioni.


La storia delle esplorazioni della grotta del Bussento

Nel corso del focus “Bussento: ieri, oggi, domani”, organizzato dall’Associazione Tetide in collaborazione con la Cooperativa Labor Limae, sono state ripercorse le attività di ricerca e di esplorazione condotte sin dagli anni ’50 del secolo scorso.

Speleologi del Circolo Speleologico Romano, del Gruppo Speleologico della Sezione del Club Alpino Italiano di Napoli, dello Speleo Club Roma e spelosub hanno contribuito alla conoscenza scientifica di questa preziosa area del Cilento.

La situazione attuale del fiume Bussento

Durante il focus, è stato evidenziato il problema dello sversamento di acque trattate dai depuratori all’interno del fiume Bussento e l’enorme presenza di rifiuti, prevalentemente di natura antropica, all’interno del sifone terminale della grotta carsica.

Il dott. Cristiano Gramegna, naturalista e coordinatore dell’unità Operativa Monitoraggi acque interne dell’Azienda Regionale per la Protezione Ambientale della Campania, ha illustrato il piano di monitoraggio dell’A.R.PA.C. applicato alle acque superficiali del bacino idrografico del fiume Bussento.

Le prospettive future per la preservazione del fiume

La dott.ssa Simona Cafaro, geologa, speleologa e ricercatrice dell’Università degli Studi della Basilicata, ha concordato con quanto affermato dal dott. Gramegna, sottolineando che molte delle emergenze ambientali sono emerse dopo la costruzione dell’invaso artificiale della Sabetta.

Il bacino idrografico del Bussento si estende per circa 360 km², partendo dal Monte Cervati fino alla foce nel Golfo di Policastro.

La dott.ssa Cafaro ha evidenziato la necessità di un monitoraggio costante e di interventi di pulizia periodici per evitare il ripetersi di eventi simili a quello del 1982, quando un’otturazione bloccò il deflusso naturale dell’acqua nell’inghiottitoio.

La tavola rotonda e gli interventi degli esperti

Durante la tavola rotonda “Bussento, il fiume da preservare“, moderata da uno speleologo dell’Associazione Tetide, il sindaco di Caselle in Pittari, dott. Giampiero Nuzzo, ha ripercorso le difficoltà incontrate dall’Amministrazione comunale nella realizzazione del nuovo depuratore.

Il sindaco ha ricordato come la realizzazione del progetto, finanziato con fondi europei già dal 2014, sia ancora ferma a causa di lungaggini burocratiche ed altre problematiche organizzative.

La collaborazione tra amministratori e speleologi

Il sindaco Nuzzo ha auspicato soluzioni tecniche affinché i rifiuti attualmente presenti in grotta possano essere bloccati a monte.

Dal canto suo, il sindaco si è impegnato ad attuare una campagna di sensibilizzazione per la riduzione del fenomeno degli abbandoni di rifiuti e all’emanazione di una serie di ordinanze che limitino l’utilizzo di involucri e contenitori.

Conclusioni e prospettive future

A conclusione dei lavori, sono intervenuti Pio Gaeta, vice presidente del gruppo regionale del Club Alpino Italiano della Campania, e Sergio Orsini, presidente della Società Speleologica Italiana.

Entrambi hanno ribadito la necessità di preservare la risorsa idrica e di promuovere una collaborazione tra amministratori pubblici e speleologi per affrontare le criticità evidenziate.


L’evento ha sottolineato l’importanza di mantenere alta l’attenzione sulla grotta del Bussento e sul fiume che la attraversa, evidenziando la necessità di interventi mirati per preservare questo prezioso ecosistema.

Fonte: documento pubblicato su Facebook