Gli speleologi di Perugia installano una sonda multiparametrica sul fondo del sistema carsico del Monte Cucco per monitorare le acque di falda.
Grazie alla collaborazione tra Umbra Acque, il Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali di Bari, il Dipartimento di Fisica e Geologia di Perugia e il Gruppo Speleologico CAl di Perugia, è stata installata una sonda multiparametrica nel punto più profondo della grotta di Monte Cucco.
Questo progetto mira a migliorare la conoscenza delle dinamiche dei corpi idrici sotterranei e a ottimizzare la gestione delle risorse idriche.
Introduzione
Gli speleologi di Perugia hanno recentemente iniziato il monitoraggio delle acque nel sistema carsico del Monte Cucco, installando una sonda multiparametrica nel punto più profondo della grotta.
Questo progetto, realizzato grazie al contributo del Gruppo Speleologico CAl di Perugia, rappresenta una collaborazione tra Umbra Acque, il Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali di Bari, il Dipartimento di Fisica e Geologia di Perugia e il Gruppo Speleologico.
Il Progetto di Monitoraggio
Il progetto prevede l’installazione di una sonda multiparametrica per il monitoraggio delle acque di falda nel punto più profondo della grotta di Monte Cucco, corrispondente approssimativamente alla quota di emergenza della sorgente Scirca (circa 596 m s.l.m.), al fondo del Pozzo Franco (-917 m).
Si tratta di una profondità record per questo tipo di monitoraggi.
L’obiettivo del progetto è di installare un’infrastruttura in grado di acquisire, a frequenze temporali programmate, informazioni relative alla quota del livello di falda e i valori di temperatura e conducibilità delle suddette acque.
Il sensore posto in profondità raccoglierà i dati, che verranno scaricati periodicamente dagli speleologi e condivisi ed analizzati da tutti i soggetti interessati allo studio del reservoir carsico.
Questo permetterà, insieme con le letture del pluviometro, di correlare ed analizzare le relazioni esistenti tra gli afflussi pluviometrici, le variazioni di livello all’interno della cavità e le conseguenti variazioni di portata registrate alla sorgente di Scirca.
L’Installazione della Sonda
Il 24 agosto, un primo intervento ha permesso di installare la sonda e di prelevare campioni d’acqua che verranno sottoposti ad analisi di laboratorio.
In loco sono stati misurati i seguenti parametri: temperatura (8,5 °C), conducibilità (246 uS/cm) e pH (7,7).
L’intervento ha richiesto lo spostamento fino a -917m di una grande quantità di attrezzatura, compreso un rotolo di cavo di circa 350 metri, dal notevole peso.
Al sifone terminale, la sonda è stata posizionata a circa 6 metri di profondità nell’acqua che, pur bassa, era sopra ai minimi storici.
Il cavo è stato fissato alle pareti in modo da evitare che venisse spostato o colpito dai passaggi degli speleologi, e permetterà di monitorare le oscillazioni del livello di falda che, nel corso delle esplorazioni, si sono rivelate di diverse decine di metri, legate alla stagionalità e all’entità cumulata delle precipitazioni meteoriche.
Il Secondo Intervento
Il 14 settembre, un secondo intervento ha terminato il fissaggio del cavo, predisposto la zona di scarico dati (ancora da migliorare) e configurato ed avviato il campionamento sui due sensori (di livello e barometrico).
Tra qualche mese, una punta scaricherà i primi dati, e insieme si migliorerà il posizionamento della postazione di scarico dei dati.
Nel mentre, la priorità è nell’installazione e nella messa in funzione del pluviometro, per cui il progetto ha subito delle modifiche dell’ultimo minuto e ha richiesto l’acquisto di componenti aggiuntivi per l’alimentazione.
Obiettivi del Progetto
Lo scopo finale del progetto è di migliorare la conoscenza delle dinamiche dei corpi idrici sotterranei, grazie all’analisi dei dati, per una maggiore consapevolezza nell’utilizzo e nella gestione delle risorse idriche.
Questo si potrà esplicitare in una migliore gestione della risorsa, con la possibilità di monitorare la variazione di qualità delle acque in anticipo rispetto al loro affioramento nella sorgente di Scirca e conseguentemente permettere una ulteriore possibilità di controllo rispetto alla protezione dell’acquifero carsico.
Conclusione
Con questo progetto, l’attività del Gruppo Speleologico CAl Perugia contribuisce significativamente alla ricerca scientifica.
Questo esempio di citizen science rappresenta un prezioso collegamento tra il lavoro sul campo e la comunità accademica, ed evidenzia come le peculiarità del Gruppo Speleologico CAl possano essere un importante strumento per la diffusione del sapere e la collaborazione interdisciplinare
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