Un sopralluogo dell’ESA apre nuove prospettive per le grotte italiane

Le Grotte di Falvaterra sono state proposte come sito per l’addestramento degli astronauti dell’ESA. Un sopralluogo condotto da dirigenti dell’ESA ha valutato le potenzialità del sistema ipogeo per il programma CAVES Pangaea, che prepara gli astronauti a vivere e lavorare in ambienti estremi simili a quelli spaziali.


Le Grotte di Falvaterra, situate nel cuore del Lazio, sono state recentemente candidate come sito di addestramento per gli astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Martedì 30 ottobre, un gruppo di dirigenti dell’ESA ha effettuato un sopralluogo approfondito del sistema ipogeo del Monte della Lamia, che include le Grotte di Falvaterra e di Pastena.

Il sopralluogo ha visto la partecipazione di Loredana Bessone, responsabile del progetto CAVES, e Samuel Payler, coordinatore dell’addestramento ESA, accompagnati da esperti speleologi italiani come Tullio Bernabei, Pino Antonini e Davide Crevatin.

Dopo aver stabilito un campo base presso il centro visite di Falvaterra, il team ha esplorato per diverse ore il ramo attivo delle grotte e alcune parti marginali dei rami fossili.

L’obiettivo era valutare le caratteristiche, le difficoltà esplorative e il dinamismo delle parti allagate, per utilizzarle come palestra di addestramento per i futuri astronauti nell’ambito del programma CAVES Pangaea.

Il programma CAVES (Cooperative Adventure for Valuing and Exercising human behaviour and performance Skills) dell’ESA prevede che gli astronauti vivano per diversi giorni in una grotta, con il compito di esplorarla, mapparla, condurre esperimenti scientifici e tornare in superficie in sicurezza.

Queste missioni analoghe simulano le condizioni che gli astronauti potrebbero affrontare durante le missioni spaziali, migliorando le loro capacità comunicative, di problem-solving e di lavoro di squadra, oltre a testare strumenti e tecnologie per le future esplorazioni della Luna e di Marte.

Programmi simili si svolgono in altre parti del mondo, come i crateri meteorici di Ries in Germania, i fiordi di Lofoten in Norvegia, le Dolomiti in Italia e le aree vulcaniche di Lanzarote nelle Canarie e dell’Etna in Sicilia.

I dirigenti dell’ESA hanno espresso apprezzamento per l’organizzazione delle Grotte di Falvaterra e per il loro aspetto naturalistico, meno turistico rispetto ad altre grotte.

Hanno inoltre elogiato il primo esploratore e speleosubacqueo italiano, il dott. Lamberto Ferri Ricchi, per le sue pionieristiche esplorazioni negli anni Sessanta.

Indipendentemente dalla decisione finale dell’ESA, essere considerati per un programma di tale importanza è motivo di grande soddisfazione per le Grotte di Falvaterra.

La disponibilità ad ospitare la squadra dei futuri astronauti, con le necessarie sistemazioni e adeguamenti, rappresenta un contributo significativo all’esplorazione spaziale, segnando un passaggio dagli speleonauti ai futuri astronauti.


Le Grotte di Falvaterra: Un Patrimonio Speleologico e Naturalistico

Le Grotte di Falvaterra, situate nel comune omonimo in provincia di Frosinone, rappresentano una delle principali attrazioni speleologiche del Lazio.

Questo complesso ipogeo si estende per oltre 5 chilometri all’interno della collina di Monte Lamia, offrendo un ambiente unico per gli appassionati di speleologia e per i visitatori.

Il sistema delle Grotte di Falvaterra è parte del Monumento Naturale Regionale Grotte di Falvaterra e Rio Obaco, un’area protetta che tutela la biodiversità e il patrimonio geologico della regione.

Le grotte sono visitabili tutto l’anno, con percorsi turistici e speleoturistici che permettono di esplorare le meraviglie sotterranee, tra cui stalattiti, stalagmiti, torrenti sotterranei e laghetti.

La fauna delle grotte include specie ipogee come coleotteri, dolicopodi e pipistrelli, oltre a crostacei trasparenti del genere Niphargus, oggetto di studio da parte dell’Università di Tor Vergata di Roma.

Le Grotte di Falvaterra sono anche sede di corsi di formazione per guide speleologiche, organizzati in collaborazione con la Società Speleologica Italiana, che mirano a promuovere una gestione consapevole e responsabile delle grotte turistiche.

Un evento di rilievo è la traversata ipogea delle Grotte di Falvaterra e Pastena, organizzata in memoria del pioniere della speleologia subacquea italiana, Lamberto Ferri Ricchi.

Questa traversata offre un’esperienza unica agli speleologi esperti, permettendo loro di esplorare un affascinante sistema di grotte carsiche caratterizzato da stalattiti, stalagmiti, cascate e laghetti sotterranei.

Le Grotte di Falvaterra sono un esempio di come la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale possano andare di pari passo con la promozione turistica e scientifica.

La loro candidatura come sito di addestramento per gli astronauti dell’ESA è un ulteriore riconoscimento del loro valore e delle potenzialità che offrono per la ricerca e l’esplorazione.

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