Gli speleologi lombardi esplorano nuove profondità nell’abisso di Puppappera
Gli speleologi lombardi hanno recentemente compiuto significativi progressi nelle esplorazioni del carso del Monte Arera (BG).
L’abisso di Puppappera, sta rivelando nuove profondità. Durante l’ultima spedizione, il team si è fermato a -190 metri a causa della mancanza di corde, proprio in cima a un nuovo pozzo stimato di oltre 20 metri.
Le esplorazioni sono gestite dal Gruppo Speleologico Bergamasco Le Nottole, in una delle uscite c’è stata la partecipazione dei vecchi esploratori del G.S. Valseriana Talpe. In un’altra uscita c’è stata la partecipazione di un socio del G. S. CAI Lovere.
Giorgio Pannuzzo, uno degli speleologi coinvolti, ha condiviso i dettagli dell’esplorazione: “Oltre il Colle BG – Val d’Arera – Abisso Puppappera. Finite le corde a -190. Un nuovo pozzo ci spernacchia da laggiù: per oggi ha vinto lui ma torneremo presto.”
La grotta, originariamente scoperta nel 1985 dal Gruppo Speleologico Valseriana Talpe, era costituita da un pozzo unico profondo 55 metri. L’anno scorso, Pannuzzo ha deciso di rivedere la grotta in solitaria, nell’ambito di una revisione generale delle vecchie grotte dell’Arera. Durante questa revisione, ha individuato un meandro sospetto con aria e ha iniziato a scavare.
Quest’anno, gli speleologi sono tornati sul posto e ha continuato gli scavi per diversi weekend consecutivi.
Durante queste esplorazioni, sono stati scoperti vari saltini, un maestoso pozzo da 60 metri e un altro pozzo di 25 metri.
Fino alla settimana scorsa, il gruppo si era fermato a -165 metri, ma sabato scorso sono riusciti a superare questo punto.
Le esplorazioni nel carso del Monte Arera continuano a offrire nuove sfide e scoperte per gli speleologi lombardi. Con la promessa di tornare presto, il team è determinato a esplorare ulteriormente l’abisso di Puppappera e a svelare i segreti che ancora nasconde.