Gli speleologi esplorano centinaia di metri di nuove gallerie
Il 23 marzo 2024, gli speleologi della Società Adriatica di Speleologia hanno scoperto un nuovo tratto del fiume Timavo sotterraneo, superando gli ultimi ostacoli nella grotta Luftloch.
Questa nuova grotta, situata a oltre 300 metri sotto la superficie, è la terza in Italia a raggiungere le acque del misterioso fiume.
La prima cavità legata al Timavo ipogeo fu scoperta nel 1841 con la grotta di Trebiciano, durante scavi per trovare una soluzione alla crescente domanda d’acqua di Trieste.
Sebbene la risorsa non sia stata sfruttata per problemi tecnici, questa scoperta ha dato impulso alla ricerca speleologica, che si è poi diffusa in tutto il mondo.
Dopo oltre 150 anni, nel 1999, è stata scoperta una nuova cavità, la grotta Lazzaro Jerko a Monrupino.
Ora, dopo un quarto di secolo di lavoro, è stato aperto un nuovo mondo sotterraneo nella grotta Luftloch.
Le esplorazioni successive al 23 marzo hanno rivelato ambienti sorprendenti.
Gli speleologi hanno utilizzato un canotto per avanzare nelle lunghe gallerie allagate.
Verso monte, il fiume ha permesso di avanzare per quasi cento metri, raggiungendo un nuovo ambiente occupato da un grande lago.
Procedendo verso valle, il fiume si incanala in una galleria che si estende per quasi cento metri, rivelando una grande galleria larga e alta venti metri e lunga settanta metri, terminante con un profondo lago.
Nella grotta Luftloch, il Timavo può essere seguito per quasi 300 metri.
Le esplorazioni subacquee estive nella grotta di Trebiciano hanno aggiunto ulteriori 300 metri di percorso sommerso, avvicinandosi sempre di più alla grotta Luftloch.
Sebbene le due grotte siano ancora distinte, il tratto mancante è di circa 200 metri. Le prossime esplorazioni punteranno a congiungere le due cavità.
L’obiettivo del programma di ricerca “Timavo System Exploration” nei prossimi anni sarà unire le due grotte, creando un sistema unico che permetterà di seguire il percorso sotterraneo del Timavo per oltre due chilometri.