Il Governo della Cantabria Impone una Sanzione per il Mancato Avviso al 112

Il governo della Cantabria ha annunciato l’importo che dovranno pagare i due speleologi spagnoli soccorsi lo scorso 25 giugno nella grotta Garma Ciega-Sima del Sombrero, nel comune di Soba.

I due esploratori, Alfonso Urrutia di Salamanca e Paloma Bombín di Valladolid, avevano iniziato la loro avventura il 23 giugno senza informare il 112 del percorso che intendevano seguire, una procedura obbligatoria in Cantabria per chiunque desideri intraprendere questo tipo di attività.

Non avendo avvisato i servizi di emergenza, ai due speleologi è stato addebitato il costo del loro salvataggio, che ammonta a 3.875 euro. La cifra è stata calcolata in base alle 35 ore e 10 minuti impiegate per l’operazione di salvataggio, che ha coinvolto oltre 60 soccorritori.

Questa somma sarà coperta coperta comunque dall’assicurazione privata, poiché entrambi gli esploratori avevano stipulato una polizza che prevedeva questo tipo di imprevisti.

La grotta Garma Ciega-Sima del Sombrero richiede circa 20 ore per essere attraversata.

Nonostante fossero ben equipaggiati e avessero una notevole esperienza, i due speleologi forse smarriti in una diramazione laterale, si sono ritrovati senza forze, hanno quindi deciso di stabilire un campo e aspettare i soccorsi.

Sono stati raggiunti dal GREIM, Gruppo di Rescate Especial de Intervención en Montaña, che è l’organizzazione demandata ad effettuare soccorsi in grotta in Spagna.

La Direzione Generale di Sicurezza e Protezione Civile del Governo della Cantabria ha stabilito il costo del salvataggio in base alla legge vigente per questo tipo di operazioni. La tariffa include 569,97 euro per il trasporto dei professionisti e delle attrezzature, oltre a 113,99 euro per ogni ora di durata del salvataggio. Se avessero comunicato il loro percorso al 112 prima di iniziare, sarebbero stati esentati da questo onere.

In Spagna purtroppo la Speleologia è declassata al livello di ‘Sport’ a tutti gli effetti, e gli speleologi hanno una tessera sportiva rilasciata dagli organi competenti. Questa stortura non impedisce a chi vuole di andare in grotta liberamente, ma muoversi al di fuori degli schemi gestionali e burocratici può sollevare diversi problemi.

In questo caso, i due speleologi avrebbero dovuto comunicare al 112 l’intenzione di effettuare la traversata in grotta e il loro percorso previsto.

Ignoriamo se le autorità poi concedano l’autorizzazione solo a chi ha la tessera sportiva da speleologo.

I due facevano parte di una associazione non riconosciuta dalla Federazione Spagnola di Speleologia, dal Ministero dello Sport e dal Governo di Cantabria ed erano coperti da una assicurazione personale che per fortuna copre questo tipo di problemi.

Morale: se andate in grotta in Spagna e vi trovate nei casini, non chiamate il soccorso.

Fonte: https://as.com/actualidad/sociedad/los-espeleologos-rescatados-de-la-cueva-de-soba-deberan-pagar-casi-4000-euros-n/

Come si sono svolte le operazioni di soccorso raccontate con tre articoli di Scintilena:

L’allarme e le ricerche https://www.scintilena.com/speleologi-dispersi-in-spagna-aggiornamento/06/24/

Il salvataggio https://www.scintilena.com/ritrovati-sani-e-salvi-conclusa-con-successo-la-ricerca-degli-speleologi-in-cantabria/06/24/

Le pippe burocratiche post intervento https://www.scintilena.com/chiarimenti-della-federazione-spagnola-di-speleologia-sul-recente-salvataggio-in-cantabria/07/17/