La Provocazione del Presidente del CAI

Nei giorni scorsi, il presidente del Club Alpino Italiano (CAI), Antonio Montani, ha lanciato una provocazione che ha fatto discutere: rimuovere le Dolomiti dalla lista dei siti riconosciuti come patrimonio UNESCO.

Secondo Montani, l’over tourism, ovvero l’abuso dello sfruttamento turistico, potrebbe essere contrastato eliminando le Dolomiti da questa prestigiosa lista.

L’Influenza dei Social Media

Montani, tuttavia, sembra non aver considerato un fattore cruciale: l’influenza dei social media.

Condividere immagini di vacanze o di luoghi suggestivi sui social media crea una moda che spinge sempre più persone a visitare quei luoghi.

La volontà di essere presenti sui social media, rimarcando luoghi già visti e fotografati, è un fenomeno in crescita esponenziale.

“Condividere una immagine di una vacanza o un luogo suggestivo non fa altro che creare una moda di persone che vanno a visitare luoghi conosciuti sui social media.”

La Soluzione: Turismo Lento e Consapevole

L’unico modo per contrastare l’invasione di turisti sconsiderata e senza controllo è elevare i luoghi della montagna a quello che sono realmente. Questo significa:

  • Rimuovere sovrastrutture: Non trasformare i rifugi di montagna in ristoranti gourmet o alberghi a quattro stelle.
  • Evitare attrazioni artificiali: Non installare sovrastrutture come le panchine giganti.
  • Limitare l’accesso ai mezzi a motore: Non aprire le strade ai mezzi a motore.
  • Promuovere il turismo lento: Favorire il turismo ragionato attraverso incontri e attività che rispettino l’ambiente montano.
  • Evitare eventi di massa: Non organizzare mostre fotografiche, concerti di musica, simposi o presentazioni di libri di personaggi famosi.

“L’unico contrasto che si può realizzare all’invasione di turisti sconsiderata e senza controllo è quello di elevare i luoghi della montagna a quello che sono.”

Conclusioni

La provocazione di Montani ha il merito di sollevare una questione importante, ma la soluzione proposta potrebbe non essere la più efficace. Il vero problema risiede nella gestione del turismo e nell’influenza dei social media. Solo attraverso un approccio consapevole e rispettoso dell’ambiente montano si potrà trovare un equilibrio tra la valorizzazione delle Dolomiti e la loro protezione dall’over tourism.