Conclusa la spedizione speleologica con importanti risultati esplorativi e scientifici

Sono rientrati a casa i tredici speleologi impegnati nella spedizione “Montenegro Speleo Expedition 2024”.

Ora inizia il lavoro di raccolta ed elaborazione dei dati raccolti, definizione dei rilievi topografici e interpretazione dei dati geologici e morfologici del territorio esplorato.

La spedizione speleologica in terra balcanica è iniziata il 14 agosto con una conferenza stampa presso la sala Dora Bassi, dove il sindaco Rodolfo Ziberna ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa per la speleologia goriziana, in vista della celebrazione nel 2025 di Gorizia-Nova Gorica Capitale Europea della Cultura.

Gli speleologi goriziani tornano a casa con risultati esplorativi e scientifici significativi, concludendo la prima spedizione speleologica goriziana in Montenegro denominata “Montenegro Speleo Expedition 2024”.

L’iniziativa è stata patrocinata dal Comune di Gorizia, dal Lions Club Gorizia Host, dal Club per l’UNESCO di Gorizia e dalla Società Geografica Italiana.

Gli speleologi goriziani sono stati coadiuvati dai colleghi del Gruppo Grotte Milano SEM-CAI e dello Speleo Club Orobico CAI Bergamo. In dieci giorni di permanenza nel Paese balcanico, hanno scoperto, esplorato e rilevato topograficamente 24 grotte di grandi dimensioni.

Le ricerche si sono svolte nella zona a ovest del monte Pasjak e lungo le falde della cresta del Surdup.

In questa area sono state scoperte cavità a pozzo di dimensioni ragguardevoli, alcune delle quali saranno oggetto di future spedizioni che il Centro Ricerche Carsiche “Seppenhofer” ha già in programma per il prossimo anno.

Durante la spedizione, gli speleologi hanno rilevato le temperature e le caratteristiche fisiche dell’aria all’interno delle grotte.

Sono stati raccolti dati sulla presenza di CO2, Radon e radioattività in ogni grotta.

All’esterno, sono state rilevate le caratteristiche geologiche della zona e mappate le microforme carsiche superficiali.

In alcune grotte sono stati trovati reperti biologici che potrebbero offrire nuove informazioni sull’evoluzione fisica dell’area.

In una grotta è stato trovato un grande palco di corna di cervo, animale che non vive attualmente in quella zona.

Inoltre, è stato individuato un coleottero troglobio particolare, fotografato e filmato, che sarà studiato dagli esperti.

La spedizione ha portato a casa risultati significativi e inaspettati, segnando un importante passo avanti per la speleologia goriziana.

Fonte: Comunicato stampa del Gruppo Speleologico C. seppenhof:

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