Un evento per esplorare la biodiversità nascosta della Val Trebbia

Il 26 novembre scorso, un team di ricercatori del Centro Studi Sotterranei ha condotto un monitoraggio bio-speleologico all’interno della Grotta delle Lungaie, situata in Val Trebbia.

Durante l’esplorazione, che ha coinvolto esperti di chirotteri, micologia ed entomologia, è stata confermata la presenza di “falene zombie”, farfalle notturne del genere Triphosa dubitata infettate da un fungo patogeno.

Questo fungo prende il controllo del sistema nervoso delle falene, inducendole ad avvicinarsi ad altri esemplari per diffondere le spore nell’aria.

Oltre alle falene, i ricercatori hanno scoperto una nutrita colonia di pipistrelli, con decine di esemplari appartenenti ad almeno tre diverse specie: Myotis, Barbastella e Rhinolophus.

Questi pipistrelli utilizzano la grotta come rifugio invernale, entrando in letargo durante i mesi più freddi.

All’interno della grotta, i ricercatori hanno osservato diverse fasi dell’infestazione fungina: falene in buone condizioni ma già colonizzate, falene in stato di “zombie” e corpi mummificati, divorati dal fungo.

I risultati di questa esplorazione sono stati presentati per la prima volta durante un convegno pubblico tenutosi a Fontanigorda il 20 aprile 2024.

Per chi fosse interessato a saperne di più, i risultati saranno nuovamente esposti in un convegno pubblico lunedì 29 luglio 2024, dalle ore 11:00 alle ore 13:00, presso la Sala della Trasparenza in Piazza Raffaele de Ferrari, Genova.

Tra i partecipanti all’evento ci saranno Alessandro Piana, Presidente ad interim della Regione Liguria e Assessore incaricato delle aree protette e della biodiversità, Giulio Oliveri, Presidente dell’Ente Parco Naturale Regionale dell’Antola, e diversi sindaci locali.

Interverranno anche esperti del settore come Ivan Greco, speleologo del Centro Studi Sotterranei, Anastasia Cella, ricercatrice ed esperta di pipistrelli, e Alessandro Bisi della Società Italiana di Entomologia.

L’evento rappresenta un’importante occasione per approfondire la conoscenza della biodiversità del territorio e per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della conservazione delle specie e degli habitat naturali.