Arco di roccia - Andrea MaconiLe rocce del calcare di Esino si piegano in forme affascinanti - foto di Andrea Maconi

“La Grigna non è una cima: è un mondo“, scriveva l’alpinista Cassin: un mondo inatteso, al contrario: arido in superficie, fatto di calcare di Esino che anima un sottosuolo ricco di acqua e ghiaccio, tutto da esplorare.

Dal parcheggio del Vo di Moncodeno, diversi sentieri portano al rifugio Bogani: il sentiero n. 25 sale attraversando boschi di faggio e poi si impegna in un saliscendi con vista sui sottostanti torrioni del Frate e della Monaca, il sentiero 24 sale alla Bocchetta di Prada.  In tutti i casi, tra pascoli e larici, in zona SIC e ZPS (Sito di Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale), qui si annidano i mostri sacri di InGrigna!, in pieno Parco Regionale della Grigna Settentrionale. Una storia lunga millenni, testimoniata da fossili che occhieggiano nella pietra bianca.  

collage di fossili e calcare – foto di Marina Abisso e Andrea Maconi

La Grigna non è una cima: è un mondo“, scriveva l’alpinista Cassin: un mondo inatteso, al contrario: arido in superficie, fatto di calcare di Esino che anima un sottosuolo ricco di acqua e ghiaccio, tutto da esplorare.

Qui è in corso un’operazione di complessiva esplorazione, revisione ed accatastamento speleologico del Complesso del Releccio, che ha ormai raggiunto una ragguardevole entità con esplorazioni settimanali che hanno il massimo sviluppo ad agosto.

Eccoci quindi al Campo Estivo 2024: come da 22 anni a questa parte, dal 3 al 18 agosto prossimi InGrigna! invita speleologi di ogni capacità, con voglia di esplorare insieme le profondità di un mondo spettacolare. C’è spazio per tutti e tutti possono fare qualcosa, con il tempo e le forze disponibili, in tenda al campo o alloggiando al vicino Rifugio Bogani, amico degli speleologi (Mariangela ed Enrico – tel. 3683527021 – info@rifugiobogani.com). Il Bogani è anche base d’appoggio per il deposito dei materiali.

Revisione – foto Andrea Roccatagliata

Tanti sono gli obiettivi: in primis passare il ramo attivo al fondo dell’Autostrada del Sole (il Fondo di W le Donne passando dall’Abisso delle Spade, ma anche, e solo ad esempio: scendere il ramo attivo al Pozzo del Dito, esplorare a Trentinaglia un ramo in risalita, con riarmo del Quarantinaglia, aprire un nuovo ingressi sul Releccio, avanzare nel Ramo dei – 300 all’Abisso delle Spade (già arrivato a 397 m), affrontare il camino del Pozzo del Pilastro e tastare il fondo a 80 m.

Il rialzo (relativo in Grigna…) della temperatura regala nuovi spazi – Marina Abisso

MAGICA GRIGNA, STIAMO TORNANDO!

Per maggiori info: 

Andrea Maconi andrea.maconi@fastwebnet.it

Alex Rinaldi alexrinaldi4@tiscali.it

gruppo Facebook INGRIGNA! https://www.facebook.com/groups/265803573479880

Marina Abisso – Genova

Speleo Club Gianni Ribaldone

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