Il convegno internazionale a Villa Caccia apre nuovi orizzonti nella ricerca geoscientifica
Dal 10 al 12 luglio 2024, la comunità scientifica internazionale si riunisce presso il MEV di Villa Caccia di Romagnano Sesia per il progetto DIVE – Drilling the Ivrea-Verbano zonE.
L’obiettivo è ambizioso: esplorare le profondità della crosta continentale e studiare la transizione verso il mantello terrestre.
Il progetto DIVE si distingue per la sua rilevanza globale, attirando l’attenzione di prestigiose istituzioni accademiche.
Tra i partecipanti figurano l’Università di Losanna, l’Istituto di Geoscienze e Georisorse – CNR di Pavia guidato dal dr. Alberto Zanetti, l’Università Federico II di Napoli, l’Università di Trieste, l’Università di Leoben, l’Università della Georgia e l’Università di Torino con il prof. Marco Giardino.
La Linea Insubrica, che si estende attraverso il Sesia Val Grande Geopark, offre una finestra unica sulle dinamiche geologiche che hanno plasmato le Alpi.
Qui, la collisione tra la placca africana e quella europea ha portato alla superficie rocce che normalmente giacciono a 30-35 chilometri di profondità.
I dati raccolti attraverso le perforazioni in questa area sono quindi di vitale importanza per la comunità geoscientifica internazionale, fornendo informazioni chiave per affinare i modelli geofisici applicabili globalmente.
L’area della Val d’Ossola, dove sono state realizzate due perforazioni profonde fino a 909 metri, è stata precedentemente esaminata dal dr. Alberto Zanetti durante la Settimana del Pianeta Terra del 2023.
Sebbene queste perforazioni non abbiano ancora raggiunto il mantello superiore, i risultati ottenuti finora hanno già arricchito la comprensione della struttura geologica sottostante.
Il convegno di luglio rappresenta un momento cruciale per il progetto DIVE, che si propone di condividere progressi e scoperte con la comunità scientifica e di pianificare le prossime fasi di ricerca.
La collaborazione internazionale e il contributo di esperti da diverse discipline geoscientifiche sono fondamentali per il successo di questa iniziativa.
La ricerca condotta nell’ambito del progetto DIVE non solo avanza la conoscenza geologica delle Alpi, ma contribuisce anche a una migliore comprensione dei processi geodinamici che influenzano la Terra nel suo insieme.
Questo lavoro di squadra internazionale, che unisce competenze e risorse, è un esempio di come la ricerca scientifica possa superare confini e barriere per il bene comune.
Con il progetto DIVE, gli scienziati sperano di illuminare ulteriormente i misteri nascosti nelle profondità della Terra, offrendo nuove prospettive su fenomeni geologici di lunga data. Il convegno di luglio sarà un’occasione per fare il punto sui risultati ottenuti e per delineare il cammino futuro di questa entusiasmante avventura scientifica.
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