Un’esercitazione di quattro giorni per migliorare la cooperazione tra i servizi di soccorso speleologico europei
Nonostante la speleologia sia un’attività ricreativa molto popolare, gli incidenti in grotta sono rari e ancora più rari sono quelli che richiedono un’ampia operazione di soccorso.
A causa del basso numero di incidenti in grotta, solo pochi paesi sviluppati mantengono un gran numero di unità professionali in grado di effettuare realmente il soccorso in grotta.
In caso di incidenti in Paesi privi di una organizzaIone di soccorso, è necessario coinvolgere squadre di soccorso da altri paesi in operazioni che richiedono la cooperazione di molti soccorritori.
Dal 17 al 21 aprile 2024 si è svolta una delle più grandi esercitazioni internazionali di soccorso speleologico ad Aggtelek, in Ungheria.
All’evento di quattro giorni hanno partecipato membri del Soccorso Speleologico slovacco, tedesco, polacco, rumeno, serbo, turco, inglese e americano.
In totale, 125 speleologi di soccorso si sono riuniti nel campeggio davanti alla grotta di Baradla.
Durante i primi due giorni dell’esercitazione, le squadre miste hanno ricevuto compiti parziali e hanno testato le possibili soluzioni.
Le squadre di soccorso specializzate nei diversi tipi di grotte hanno avuto l’opportunità di presentare i propri metodi di lavoro e soluzioni specifiche.
Grande enfasi è stata data anche alla condivisione delle esperienze acquisite nel campo medico in condizioni di grotta.
I medici e i soccorritori che hanno partecipato all’esercitazione hanno discusso delle loro esperienze.
Il sabato si è svolta un’esercitazione di simulazione complessa nella grotta di Baradla, dove le squadre di soccorso di diverse nazionalità hanno eseguito il salvataggio dei sopravvissuti dopo un’alluvione che si era verificata nella grotta.
Secondo lo scenario dell’esercitazione, era necessario cercare, curare e salvare un numero sconosciuto di persone ferite in un luogo sconosciuto.
Tra i compiti da svolgere, c’era uno speleologo bloccato su una fune, uno speleosub in ipotermia, una persona ferita in condizioni critiche, una lesione alla gamba che poteva essere risolta solo con un’amputazione sul posto.
Il compito di ogni caposquadra, che guida l’operazione di soccorso simulata, era quello di valutare le capacità e le risorse delle squadre di soccorso di ogni nazione e di guidarle alla luce delle sfide sempre crescenti e delle complicazioni inaspettate.
Dopo otto ore, tutti gli otto feriti sono stati portati in superficie.
Oltre alla valutazione congiunta dell’esercitazione, si è svolta anche un’ulteriore valutazione delle esperienze di una vasta operazione di soccorso internazionale reale, svolta nell’autunno del 2023 nella grotta di Morca in Turchia, alla quale presero parte anche i soccorritori italiani.
Insieme alle organizzazioni presenti, è stato formulato l’obiettivo di sviluppare congiuntamente la cooperazione tra i servizi di soccorso speleologico europei e di cercare metodi efficaci per rendere il soccorso in grotta disponibile anche nelle regioni del mondo dove tali organizzazioni non esistono ancora.
Per quanto riguarda l’organizzazione, è stata di altissimo livello. L’anno prossimo è prevista un’esercitazione in Polonia.