Le pitture rupestri risalenti a 8200 anni fa sono state trovate nella grotta di Huenul in Patagonia
Un team di archeologi argentini e cileni ha scoperto le più antiche pitture rupestri risalenti a 8200 anni fa nella grotta di Huenul nella regione della Patagonia, in Argentina.
Le pitture rupestri sono state trovate in un rifugio di pietra di 630 metri quadrati, situato nella provincia di Neuquen, a circa mille chilometri a sud-ovest di Buenos Aires.
La dottoressa Guadalupe Romero Villanueva, autrice dello studio pubblicato sulla rivista Science Advances, ha dichiarato che la scoperta suggerisce che la produzione di arte rupestre nella grotta di Huenul è iniziata circa 8000 anni fa e che la pratica di dipingere un determinato motivo visibile nella grotta è continuata per almeno 3000 anni.
Il team di ricerca è riuscito a datare quattro motivi a forma di pera dipinti con vernice nera, realizzati con carbone.
Si è scoperto che questi sono i più antichi disegni rupestri del Sud America.
I disegni mostrano che la produzione di arte nella grotta di Huenul è iniziata circa 8000 anni fa, coprendo quasi 130 generazioni umane.
Questa scoperta fornisce prove della capacità artistica e della trasmissione culturale delle società di cacciatori-raccoglitori che abitavano la regione durante l’Olocene medio, un periodo compreso tra circa 7000 e 5000 anni fa.
Inoltre, i disegni servono come mezzo di comunicazione tra le popolazioni sparse e rivelano la resistenza socio-ecologica alle condizioni climatiche avverse.
La dottoressa Villanueva ha spiegato che, contestualizzando queste date nel loro quadro paleoclimatico, che registra il picco della siccità demografica, si possono interpretare queste immagini uniche come parte di una forte risposta dei gruppi mobili di cacciatori-raccoglitori che hanno occupato questa grotta e gli ambienti desertici della Patagonia settentrionale ai cambiamenti climatici durante il periodo di siccità estrema che si è verificato durante l’Olocene medio.
Scoperte Preistoriche: L’Arte Rupestre della Cueva Huenul Rivela Antiche Origini
Un viaggio nel tempo attraverso i colori della Patagonia
Nel cuore della Patagonia, la Cueva Huenul 1 cela segreti che risalgono a oltre 8.200 anni fa.
Recenti studi hanno rivelato che le pitture rupestri presenti nella grotta sono molto più antiche di quanto si pensasse in precedenza, stabilendo un nuovo record per l’arte più antica della regione.
Questa scoperta, pubblicata il 14 febbraio 2024 su Science Advances, ha suscitato grande interesse nella comunità scientifica e culturale.
La grotta è un vero e proprio archivio storico, con circa 895 disegni unici che raffigurano corpi umani, forme astratte e animali come nandù e guanachi, realizzati con materiali vegetali.
Queste opere d’arte sono state aggiunte alle pareti della grotta da centinaia di generazioni di abitanti della regione.
La ricerca ha identificato le prime tracce di questo patrimonio artistico, con quattro dipinti astratti a forma di pettine esaminati durante lo studio.
La datazione al radiocarbonio ha permesso di stabilire con precisione l’età dei disegni, realizzati con pigmenti rossi, bianchi, gialli e neri ottenuti dalla combustione di cactus o arbusti.
Nonostante la Cueva Huenul 1 non sia l’unico sito di arte rupestre nella regione, nessun altro luogo ha mostrato una simile “diversità di forme e colori”, come sottolineato da Guadalupe Romero Villanueva, ricercatrice principale dello studio.
L’arte della Cueva Huenul 1 potrebbe aver avuto lo scopo di trasmettere informazioni attraverso più di 100 generazioni di persone che vivevano in un’area notoriamente arida e caldissima. Ramiro Barberena, coautore dello studio, ha condiviso con Live Science che “crediamo fosse parte di una strategia umana per costruire reti sociali tra gruppi dispersi, contribuendo a rendere queste società più resilienti contro un’ecologia molto sfidante”.
La Patagonia è stata una delle ultime aree della Terra ad essere scelta come insediamento umano, con i primi coloni che si ritiene siano arrivati nella regione argentina circa 12.000 anni fa. Rispetto a Jebel Irhoud in Marocco, considerato il più antico insediamento umano sulla Terra con resti fossili di Homo sapiens datati oltre 300.000 anni, la Patagonia è relativamente recente.
Romero Villanueva ha descritto la scoperta come “uno shock”, e ha espresso quanto sia stato commovente per il suo team riflettere sulle persone che hanno creato quest’arte antica: “Erano nello stesso luogo, ammirando lo stesso paesaggio; le persone che vivevano qui, forse famiglie, si riunivano qui per aspetti sociali.
È davvero emozionante per noi”. Questa scoperta non solo getta nuova luce sulla storia dell’arte, ma anche sulla comprensione delle dinamiche sociali e culturali delle antiche popolazioni della Patagonia.
Fonte: https://www.science.org/doi/10.1126/sciadv.adk4415