L’Umbria raggiunge le 1000 grotte censite: un patrimonio di natura, storia e scienza

La regione verde d’Italia vanta una ricchezza di cavità sotterranee esplorate e catalogate dai gruppi speleologici locali

Nella foto di copertina di Marco Bossi, uno speleologo nella grotta di Monte Cucco

La Regione Umbria conta più di mille grotte.

Questo è il traguardo che è stato raggiunto a fine 2023 grazie al lavoro dei gruppi speleologici della Federazione Umbra Gruppi Speleologici (FUGS), che da decenni si dedicano alla ricerca, alla passione e alla valorizzazione delle montagne umbre.

La grotta più grande dell’Umbria è la grotta di Montecucco, con i suoi 25 km di estensione e quasi 1000 m di profondità, situata tra i comuni di Sigillo e Costacciaro.

Si tratta di una delle grotte più importanti d’Europa, che offre scenari spettacolari di stalattiti, stalagmiti, laghi sotterranei, voragini, saloni e abissi e costituisce una importantissima riserva di acqua potabile con la Sorgente di Scirca alimenta la città di Perugia.

Principali grotte dell’Umbria per profondità

Altre grotte degne di nota sono i Pozzi della Piana, una rete labirintica di cunicoli che si apre a ridosso del lago di Corbara e le cui gallerie si estendono per più di 2 chilometri, e l’abisso del Chiocchio, profondo 514 m, che si trova in località Castagnacupa sopra Spoleto.

Principali grotte dell’Umbria per estensione

Il catasto regionale delle grotte dell’Umbria è stato avviato negli anni ’70 dagli speleologi umbri, ma il lavoro di ricerca e catalogazione è iniziato molto prima, grazie al grande lavoro di vecchi speleologi che portarono la speleologia umbra a livelli altissimi.

Ogni gruppo speleologico umbro ha le sue figure storiche.

Ai primissimi gruppi speleologici di Perugia e Terni, ben presto si aggiunsero Spoleto, Foligno, Todi, Stroncone, poi ancora Narni, Cesi, Gubbio, Gualdo Tadino, Orvieto, Città di Castello.

Agli speleologi dei gruppi speleologici umbri si deve la prima stesura del catasto speleologico dell’Umbria.

Oggi, anno 2024, la millesima grotta censita è la “grotta del cavallino bianco” esplorata dal gruppo speleologico Utec Narni in località Ponte, a Massa Martana. Questa grotta piccola fa parte di un complesso di cavità che si aprono nel travertino di Massa Martana.

Le grotte dell’Umbria suddivise per Comune

Il comune con il maggior numero di grotte è Terni, con circa 250 cavità concentrate soprattutto nell’area della cascata delle Marmore, una delle attrazioni naturalistiche più famose d’Italia. Al secondo posto nella classifica regionale con i comuni con più grotte troviamo Narni con 97 grotte censite.

Un’altra zona molto importante è sicuramente l’Orvietano con le Gole del Forello, un canyon scavato dal fiume Tevere.

Grotte piccole e grandi costituiscono una importanza fondamentale per la bio speleologia ma anche per la geologia; la conoscenza del sottosuolo riveste un’importanza enorme dal punto di vista naturalistico ma anche storico e archeologico, basti pensare alle grotte degli eremi della zona di Stroncone, Narni e della Val Nerina, ma anche grotte con ritrovamenti archeologici importantissimi come la grotta bella di Avigliano, oggetto di studi da parte degli speleologi di Todi.

Mappa dell’Umbria con le aree carsiche a maggior concentrazione di grotte

Il sottosuolo umbro, per quanto conosciuto, nasconde ancora grandissime potenzialità. Basti pensare al grande inghiottitoio della piana di Castelluccio: un polje carsico con un inghiottitoio grandissimo che sicuramente nasconde al suo interno un sistema di grotte enormi, che potrebbero arrivare fino alla piana di Norcia.

I gruppi speleologici umbri aderiscono secondo i casi al CAI o alla Società Speleologica Italiana e alcuni sono indipendenti.

Tutti insieme convergono nella FUGS Federazione Umbra Gruppi Speleologici che gestisce il Catasto delle Grotte dell’Umbria e conta 756 speleologi.

L’importanza del catasto speleologico regionale e della conoscenza del sottosuolo

La speleologia è la scienza che studia le grotte e il sottosuolo, con le loro caratteristiche geologiche, idrologiche, biologiche, storiche e culturali.

La speleologia ha una grande importanza per la conoscenza e la conservazione di questo ambiente naturale, spesso poco esplorato e minacciato da vari fattori di degrado¹.

Per raccogliere e organizzare le informazioni sulle grotte e sulle aree carsiche, esiste il catasto speleologico regionale, che è un archivio di dati tecnici e scientifici, come la posizione, la dimensione, la forma, la geologia, la fauna, la flora, le testimonianze archeologiche e storiche delle cavità naturali².

Il catasto speleologico regionale è uno strumento fondamentale per gli speleologi, che lo usano per ritrovare le grotte, per percorrerle, per cercare nuove prosecuzioni, per supportare studi specifici in vari ambiti³.

In Italia, i catasti speleologici regionali convergono nel ‘Wish’ un progetto curato e ideat dalla Società Speleologica Italiana, che lo coordina a livello nazionale con i catasti regionali, affidati alle Federazioni Speleologiche Regionali.

Ogni regione ha il proprio regolamento e le proprie modalità di accesso e fruizione dei dati².

La maggior parte delle regioni, hanno istituito un catasto speleologico regionale a livello istituzionale, per il censimento e la tutela delle grotte e delle aree carsiche di rilevante importanza ambientale e paesaggistica?.

Fonti e maggiori info sui Catasto Regionali:


(1) Catasto delle Grotte d’Italia – WISH – Speleo. https://speleo.it/catastogrotte/catasto-delle-grotte-ditalia/.
(2) Catasto delle Grotte – Federazione Speleologica Sarda. https://www.federazionespeleologicasarda.it/catasto/.
(3) WISH – Speleo. https://speleo.it/catastogrotte/.
(4) CSR Sardegna – Home Page | Catasto Speleologico Regionale della Sardegna. https://www.catastospeleologicoregionale.sardegna.it/

L’Importanza della speleologia e della conoscenza del mondo sotterraneo

La speleologia non solo ci permette di conoscere le meraviglie del mondo sotterraneo, ma anche di approfondire aspetti importanti per la scienza e la società.

Ecco alcuni esempi:

  • La biospeleologia è la branca della speleologia che studia gli organismi viventi che abitano le grotte e le acque sotterranee, con le loro caratteristiche adattative, ecologiche ed evolutive. Questi organismi, spesso endemici e rari, ci aiutano a comprendere la biodiversità, la filogenesi e la biogeografia delle specie, oltre che a monitorare lo stato di salute degli ecosistemi ipogei¹².
  • La risorsa acqua è strettamente legata alla speleologia, in quanto le grotte sono spesso il risultato dell’azione erosiva dell’acqua sulle rocce solubili, come il calcare. Le acque sotterranee sono una fonte vitale per l’approvvigionamento idrico di molte popolazioni, ma sono anche vulnerabili all’inquinamento e agli sfruttamenti eccessivi. La speleologia ci consente di studiare le dinamiche idrologiche, chimiche e fisiche delle acque sotterranee, nonché di sensibilizzare sul loro valore e sulla loro tutela³??.
  • Le scoperte archeologiche e paleontologiche sono un altro aspetto rilevante della speleologia, in quanto le grotte sono state spesso frequentate dall’uomo e dagli animali nel corso della storia. Nelle grotte si possono trovare resti fossili, manufatti, pitture rupestri e altre testimonianze che ci raccontano la vita, la cultura e l’evoluzione delle specie nel passato. Alcuni esempi di grotte famose per le loro scoperte archeologiche e paleontologiche sono la Grotta di Altamira in Spagna, la Grotta di Lascaux in Francia, la Grotta di Sterkfontein in Sudafrica e la Grotta di Chauvet in Francia????.

Approfondimenti e fonti:


(1) La Biospeleologia in Piemonte (compendio di oltre 150 anni di ricerche …. https://www.gsptorino.it/index.php/2021/10/13/la-biospeleologia-del-gruppo-speleologico-piemontese/.
(3) LE GROTTE: UN AMBIENTE ABITATO | Il Mondo degli Animali. https://ilmondodeglianimali.altervista.org/le-grotte-un-ambiente-abitato/.
(4) Biospeleologia in Italia. https://animalidigrotta.speleo.it/biospeleologia-in-italia/.
(5) speleobiologìa in Vocabolario – Treccani – Treccani – Treccani. https://www.treccani.it/vocabolario/speleobiologia/.
(6) Paleontologia – Wikipedia. https://it.wikipedia.org/wiki/Paleontologia.
(7) Le 7 più importanti scoperte archeologiche del 2023. https://www.nationalgeographic.it/7-scoperte-archeologiche-del-2023-da-ricordare.
(8) speleologo – Treccani. https://www.treccani.it/enciclopedia/tag/speleologo/.
(9) Paleontologo: chi è e cosa studia – CEAS Parte Montis. https://www.ceaspartemontis.it/paleontologo-chi-e-e-cosa-studia/.
(10) PERCORSO INTERDISCIPLINARE 1 LA RISORSA ACQUA – DLive Geografia. https://blog.geografia.deascuola.it/uploads/sites/5/2017/03/Percorso-interdisciplinare-La-risorsa-acqua-SENZA-CONFINI-.pdf.
(11) Progetto MATTM “L’acqua che berremo” – SSI – speleo.it. https://speleo.it/site/progetto-mattm-l-acqua-che-berremo/.
(12) L’acqua come risorsa – L’educazione civica per l’Agenda 2030. https://educazionecivica.zanichelli.it/l-acqua-come-risorsa-1.
(13) Acqua: una risorsa a rischio per inquinamento e riscaldamento globale. https://terzopianeta.info/ambiente-natura/acqua-una-risorsa-a-rischio/.

Maggiori info su https://www.fugs.it/

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