Il Parco archeologico del Colosseo ha portato alla luce una residenza di lusso di età tardo-repubblicana, decorata con scene marine e belliche

Roma, 14 dicembre 2023 – Tra il Foro Romano e il Palatino, si nasconde una sorprendente testimonianza della vita e della cultura dell’antica Roma: una lussuosa domus di età tardo-repubblicana, scoperta nell’ambito di un progetto di studio e ricerca del Parco archeologico del Colosseo.

La domus, di cui erano già state individuate alcune strutture murarie nel 2018, si trovava originariamente dietro gli Horrea Agrippiana, i magazzini costruiti da Marco Vipsanio Agrippa in età augustea lungo il vicus Tuscus, la strada che collegava il Tevere e il Foro Romano.

La domus si sviluppava su più piani e si organizzava intorno a un atrio, mostrando caratteristiche di almeno tre fasi edilizie tra la seconda metà del II secolo a.C. e la fine del I secolo a.C.

L’ambiente principale era una sala per banchetti, simile a una grotta, chiamata specus aestivus, proprio per il suo uso prevalente durante la stagione estiva.

In questa sala, spesso animata da spettacolari giochi d’acqua, è stato rinvenuto un rivestimento parietale in mosaico che, per complessità delle scene e cronologia, non ha eguali nel panorama dell’arte romana.

Il mosaico, cosiddetto “rustico”, risale agli ultimi decenni del II secolo a.C. e presenta una complessa sequenza di scene, costituite da conchiglie, tessere in blu egizio, vetri preziosi, scaglie minute di marmo bianco, tartari e cretoni di pozzolana legati da malta e orditi.

Queste scene raffigurano cataste di armi con trombe di tipo celtico, prue di navi con tridente e timoni con triremi.

Sopra le quattro edicole definite da lesene, una grande lunetta presenta la raffigurazione di una città affacciata sul mare solcato da tre navi, di cui una con vele sollevate, possibile allusione a una conquista bellica da parte del proprietario della domus, presumibilmente un personaggio aristocratico.

La scoperta di una nuova domus con un ambiente decorato da un mosaico davvero prezioso rappresenta un risultato importante che dimostra, ancora una volta, quanto il Parco archeologico del Colosseo e il Ministero della Cultura siano costantemente impegnati nel promuovere la ricerca, la conoscenza, la tutela e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale“, ha dichiarato il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

Si tratta di un importante risultato, che ripaga un lungo lavoro di studio e di ricerca e che rientra in uno degli obiettivi prioritari del Parco, quello della conoscenza e della sua diffusione. Lo scavo archeologico si concluderà nei primi mesi del 2024 e successivamente lavoreremo intensamente per rendere al più presto accessibile al pubblico questo luogo, tra i più suggestivi di Roma antica“, ha aggiunto la direttrice del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo.

La domus è la precoce espressione di quella luxuria asiatica che caratterizzò l’età della tarda repubblica, quale motivo di feroci lotte politiche tra le fazioni aristocratiche.

La sua scoperta offre uno spaccato inedito della vita quotidiana e delle aspirazioni di una classe sociale che ambiva a emulare lo splendore e il potere dei grandi condottieri e dei primi imperatori.

Fonte: Articolo di Caterina Angelucci del 12/12/2023 pubblicato su Art Tribune https://www.artribune.com/arti-visive/archeologia-arte-antica/2023/12/scoperta-domus-roma/

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