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DiScintilena

Ott 6, 2005

13° CONVEGNO REGIONALE DI SPELEOLOGIA TRENTINO ALTO ADIGE

INVIO PER OPPORTRUNA CONOSCENZA AL MONDO SPELEOLOGICO NAZIONALE L’ELENCO DELLE RELAZIONI CHE SARANNO PRESENTATE DURANTE IL 13° CONVEGNO NELLE GIONATE DI SABATO 8 E DOMENICA 9 OTTOBRE CON L’AUGURIO DI VEDERVI NUMEROSI.

Per eventuali informazioni Walter Bronzetti 338/8575286

ciao


Relazioni 13° Convegno

Moderatore: Bruno Angelini, Direttore SAT centrale
            Walter Bronzetti Coordinatore Convegno

RELAZIONE SULL’ATTIVITÀ DELLA COMMISSIONE SPELEOLOGICA SAT NEL TRIENNIO 2003-05

GIORNO Sabato 8 ottobre ORE 9

Marco Ischia
Viene descritto in sintesi quanto svolto dalla CSS nel suo mandato, le iniziative intraprese e i
risultati conseguiti.

Sessione Speleosubacquea

LA GROTTA DELL’ACQUA NERA

GIORNO Sabato 8 ottobre ORE 9.15

Lazzaretto Ennio   Gruppo Grotte Giara Modon

IL SIFONE DEL BUS DE LA SPIA

GIORNO Sabato 8 ottobre ORE 9.45

Mauro Bombardelli  Gruppo Speleologico Trentino SAT Villazzano

Sessione Cavità artificiali

IL CATASTO DELLE C.A. DEL TRENTINO – ALTO ADIGE:
STATO ATTUALE DELL’ARTE

GIORNO Sabato 8 ottobre ORE 10.15

Marco Meneghini
Curatore del Catasto delle Cavità Artificiali del Trentino – Alto Adige
Viene presentata la situazione generale del Catasto delle Catasto delle Cavità Artificiali del Trentino – Alto Adige della Società Speleologica Italiana e Società Alpinisti Tridentini, ad un anno dall’istituzione.
Accanto all’esposizione dei dati raccolti, alle modalità di conferimento e di tenuta degli stessi ed alle attività svolte, si ipotizzano le linee guida per le future attività e collaborazioni anche al di fuori dell’ambito strettamente speleologico.

IL CAPOSALDO DI MALGA ZURES

GIORNO Sabato 8 ottobre ORE 10.45

Marco Ischia Gruppo Grotte SAT Arco
Malga Zures fu teatro di uno degli scontri più violenti accaduti nell’ Alto Garda durante la Grande Guerra. In questa ricerca, promossa dal Museo Civico di Riva del Garda, viene data per la prima  volta una descrizione ed interpretazione del sistema difensivo austungarico di Malga Zures, attraverso la stesura di una mappa dettagliata di tutte le opere belliche (gallerie, ricoveri, trincee, ecc.) presenti.

I SUCCESSIVI UTILIZZI DELL’IPOGEO DI ROMAGNANO (TRENTO)

GIORNO Sabato 8 ottobre ORE 11.15

Marco Meneghini
Gruppo Speleologico Trentino – C.A.I. S.A.T. Bindesi – Villazzano
L’Ipogeo a Nord di Romagnano (CA 1 VT TN), costituisce un interessante ed inusuale esempio di utilizzi successivi per scopi diversi di una cavità artificiale. Nato originariamente come opera con caratteri offensivi nel 1914 – 1915, (era una munitissima postazione per fucili e artiglieria a guardia del fondovalle dell’Adige e a difesa del forte soprastante), l’ipogeo è stato trasformato, nel secondo dopoguerra,  in un’opera idraulica di raccolta e distribuzione di acqua a scopo irriguo. Ne è risultata così stravolta completamente la funzione originaria, con opere però piuttosto limitate che hanno mantenuto pressochè intatta la morfologia dell’opera difensiva originaria.


COMPLESSO MILITARE DI CIMA CALISIO

GIORNO Sabato 8 ottobre ORE 11.45
Gruppo Speleologico Trentino SAT Bindesi Villazzano


Pausa pranzo


LE MINIERE DI TERRE COLORATE DELLE PROVINCE DI BOLZANO, TRENTO E VERONA

GIORNO Sabato 8 ottobre ORE 14.30

(*) M. Guzzo, Gruppo Speleologico CAI Bolzano; Abitazione:. Via Rencio 8, 39100 BOLZANO (**) G. Pema, Gruppo Grotte Villazzano. Abitazione: Salita dei Molini 49,38050 VILLAZZANO TRENTO
Tra i primi materiali inorganici estratti dall’Uomo vanno annoverate le Terre coloranti, sostanze naturali a base di minerali di particolari colori, utilizzati ad iniziare dai dipinti preistorici delle grotte. In questa nota vengono descritti i giacimenti ed alcune coltivazioni minerarie di ocre (colori giallo e rosso) del Gruppo Dolomitico del Latemàr (Bolzano – Trento), di Terra verde, gialla e rossa del Trentino e di vari colori del Veronese. Molti di questi materiali, del resto molto diffusi in natura, furono utilizzati ad iniziare da decine di millenni fa. La attività estrattiva era poi completata da una complessa lavorazione dei prodotti, impiegati per dipingersi il corpo e per le mirabili raffigurazioni rupestri e nelle grotte, che testimoniano di un inizio del pensiero e della coltura.
La scoperta dei metalli e della loro metallurgia, seguì molto dopo ed è alla base della tecnologia e del pensiero scientifico.
In questa nota diamo le indicazioni sulle ubicazioni dei giacimenti, storia delle miniere, minerali presenti e loro genesi, le lavorazioni e le tipologie delle Terre coloranti.
Le particolarità di questi materiali naturali stanno nelle varietà cromatiche e nella grande stabilità nel tempo; i coloranti di sintesi sono spesso dannosi per la salute e poco durevoli.
Altro problema di rilievo è quello del restauro delle opere antiche per il quale l’impiego dei vecchi pigmenti naturali è tassativo.
Parole chiave: Latemar, Monte Baldo, Prealpi Veronesi, ematite, limonite, celadonite, genesi delle terre coloranti, vicende delle miniere e delle lavorazioni

LE MINIERE DEL TRENTINO

GIORNO Sabato 8 ottobre ORE 15

(*) G. Pema, Gruppo Speelologico Trentino SAT Villazzano. Abitazione: Salita dei Molini 49, 38050 VILLAZZANO TRENTO
La speleologia, nata per la esplorazione e studio delle grotte, si va ora estendendo alle cavità superficiali ed in particolare alle vecchie miniere. Cessata ormai la millenaria attività estrattiva in Italia e nel resto dell’Europa si va oggi alla ricerca e recupero degli antichi siti minerari.
Nel Trentino l’attività mineraria inizia nella preistoria come testimoniano i ritrovamenti di forni fusori e loppe (scorie di fusione), prosegue in tempi storici sino ai nostri giorni e si estingue ora lasciando tutta una serie di testimonianze. Tra queste va ricordato il Codex Vanghianus, la prima raccolta del mondo delle norme e della tecnica mineraria: di questo testo miniato esistono due versioni: la maior custodita ad Hall presso Innsbruck, la minor all’Archivio di Stato di Trento.
I siti minerari sono numerosissimi: un inventario completo ne annovera circa 700. Si tenga presente che il Trener valuta in decine di migliaia i pozzi minerari (cadini) delle vecchie miniere del Calisio, ormai per buona parte obliterati. L’argento di queste ricchissime miniere diede fama e ricchezza al Principato di Trento.
Di ciascuna coltivazione viene indicata sulla cartografia 1 :25.000 la ubicazione e su schede le caratteristiche, i minerali, la storia mineraria. Chiude il lavoro una sintesi geologica e giacimentologica ed una bibliografia completa.
Vengono illustrate le caratteristiche del lavoro già in parte su supporto informatico che consente, inserendo il nome della mineralizzazione, oppure di qualsiasi parola chiave, di accedere alle relative informazioni.
Con l’ausilio di una videoproiezione viene data una dimostrazione

Sessione raccolta dati e loro trattamento

IL TRATTAMENTO DEI DATI RACCOLTI DURANTE L’ATTIVITÀ SPELEOLOGICA: DAL RILIEVO AI DATABASE GEOREFERENZIATI. PROVE, CONFRONTI, ESPERIENZE

GIORNO Sabato 8 ottobre ORE 15.30

Mauro Regolini, Michele Zandonati, Alessandro Regolini, Loris Feller
Gruppo Grotte Emilio Roner – CAI-SA T Rovereto
Gli sviluppi delle applicazioni informatiche e i ridotti costi delle apparecchiature, queste sempre più performanti, ci mettono a disposizione numerosi strumenti, al punto che si rendono necessarie valutazioni e confronti incrociati per l’individuazione di quelle meglio rispondenti alle esigenze della speleologia moderna.
La stessa tecnica di rilievo richiede alcuni aggiustamenti qualora i dati raccolti debbano essere elaborati tramite supporto informatico. Il dato quindi ottenuto deve anche avere le caratteristiche di interscambiabilità necessarie per poter a sua volta entrare a far parte di sistemi di elaborazione più complessi, per esempio quelli basati sulla cartografia numerica. Il Gruppo Grotte “E. Roner” da alcuni anni è impegnato nella sperimentazione di questi supporti, partendo dai dati e dagli strumenti disponibili, utilizzando diverse tipologie di sofware, fino alla realizzazione ex-novo di supporti per la gestione e consultazione di banche dati eterogenee.


IL CATASTO ON-LINE: UNO STRUMENTO OGGI DISPONIBILE

GIORNO Sabato 8 ottobre ORE 16

Alessandro Regolini, Mauro Regolini, Loris Feller
Gruppo Grotte Emilio Roner – CAI-SA T Rovereto
Nel corso degli ultimi 2 anni il Gruppo Grotte “E. Roner” ha lavorato alla realizzazione di un sito web che ha permesso una più facile catalogazione, archiviazione e consultazione dei dati raccolti sul territorio nel corso della normale attività di gruppo.
Gli immediati vantaggi riscontrati nell’utilizzo di tale sistema ci hanno indotto a valutare la possibilità di realizzare un catasto delle cavità di competenza del nostro gruppo al fine di una maggiore accessibilità e fruibilità interna dei dati. Il sistema sviluppato è suddiviso in due grandi ambiti: uno riguardante la localizzazione delle grotte sul territorio e uno rivolto alla gestione centralizzata di un database; questo raccoglie al suo interno tutti i campi previsti dalle schede del catasto provinciale oltre alla descrizione dell’itinerario di accesso alle cavità, alla scheda d’armo e al rilievo presentato sia in formato numerico che grafico. I due ambiti sono basati essenzialmente sui software di libera distribuzione Mapserver e MYSQL.
La semplicità di inserimento dei dati e di consultazione degli stessi ci ha portato ad aggiungere una specifica area per ordinare le informazioni relative a ciascuna uscita in grotta. I dati inseribili, al
momento, sono stati organizzati per argomento e spaziano dalla biospeleologia all’idrologia con possibilità virtualmente infinite riguardo agli ambiti che possono essere catalogati.
Sono attualmente in fase di ampliamento i sistemi di ricerca avanzata all’interno del database per poter effettuare interrogazioni sull’intero catasto on-line.
Con le stesse modalità si procederà anche a costruire la parte riguardante le cavità artificiali, ponendo particolare attenzione nel prevedere i necessari collegamenti con altri database a carattere territoriale attualmente già disponibili o in fase di sviluppo, in modo che il lavoro risponda in pieno alle aspettative dei possibili utenti.
Il sistema di sicurezza, valido per ogni pagina web, è stato implementato a vari livelli, diversificando le modalità di accesso dei vari utenti (sola visualizzazione, inserimento e modifica, gestione avanzata, sviluppo), in modo da non compromettere la sicurezza dei dati inseriti.
Un ulteriore sistema di salvaguardia dei dati consiste nella possibilità di creare copia dell’intero database inviabile tramite e-mail agli utenti classificati come “gestione avanzata” e “sviluppo”. Questo sistema, che è nato per una gestione interna al gruppo, si è rivelato talmente efficace per semplicità e funzionalità che potrebbe venire adottato a livello regionale senza particolari difficoltà in modo da:
1. Facilitare notevolmente l’accesso e l’inserimento dei dati relativi alle grotte regionali agli amministratori del catasto
2. rendere facilmente consultabili i dati a disposizione (es.: percorso d’accesso, rilievo scheda catastale, o i dati che si deciderà di rendere disponibili) del catasto a tutti gli speleologi interessati, esattamente come già succede per altre regioni italiane.

Sessione Varie


PREMIO DI STUDIO “LIVIO TAMANINI” GRUPPO GROTTE “EMILIO RONER”
CAI SA T ROVERETO


GIORNO Sabato 8 ottobre ORE 16.30

Il Gruppo Grotte “Emilio Roner” istituisce un premio di studio di 500,00 € a ricordo del maestro Livio Tamanini, eminente figura di entomologo e sostenitore della ricerca speleologica. Il premio è rivolto a giovani, laureandi, studenti delle scuole di ogni ordine e grado, classi o istituti, per lavori di ricerca inerenti qualsiasi tema espressamente connesso con la speleologia. Per le ricerche svolte sul territorio saranno particolarmente favoriti i lavori aventi il proprio soggetto all’interno dell’area del Trentino meridionale. Le opere saranno valutate da un’apposita commissione scientifica e dovranno pervenire presso la sede del Gruppo Grotte “E. Roner” entro il 31 agosto 2006.




PER UN PIENO RICONOSCIMENTO DEL TORRENTISMO TRA LE ATTIVITÀ SVOLTE ALL’INTERNO DEL CLUB ALPINO ITALIANO – SOCIETÀ DEGLI ALPINISTI TRIDENTINI

GIORNO Sabato 8 ottobre ORE 16.45
Roberto Schenone, Michele Zandonati
Associazione Italiana Canyoning, CAI Genova ; Gruppo Grotte “Emilio Roner” CAI SA T Rovereto
La pratica del torrentismo in ambito CAI data ormai qualche decennio, atte stata da numerosi corsi effettuati a tutti i livelli, dalla costante attività praticata da numerosi Soci, soprattutto all’interno dei gruppi grotte, e, non ultimo, dai dispositivi di legge che obbligano il CNSAS, sezione particolare del CAI, ad intervenire per portare soccorso ad infortunati o dispersi in forra. Ciononostante questa attività non ha ancora un riconoscimento ufficiale, creando così una situazione paradossale: si fa ma non si può dire. Il presente contributo intende riportare alcune considerazioni sullo stato attuale dei diversi aspetti legati a questa attività in rapporto ai dispositivi statutari vigenti, formulando nel contempo alcune proposte migliorative che possano ricadere favorevolmente su tutti i Soci praticanti.

LE GROTTE E LE PARTICOLARITÀ GEOMORFOLOGICHE DEI DINTORNI DI CASTELLANO:
BUS DE LA VECIA, BUS DELE GUANE, ZOLINA E BUSOLE

GIORNO Domenica 9 ottobre ORE 9

Fabiana Zandonai, Gianluca Adami, Claudio Dalrì, Michele Zandonati, Alessandro Regolini, Mauro Regolini, Giuseppe Bertolini
Gruppo Grotte “Emilio Roner” – CAI-SAT Rovereto Sezione “Don Zanolli” della Pro Loco di Villalagarina, Castellano
Nel corso dell’ultimo anno il Gruppo Grotte “Emilio Roner” è stato fortemente impegnato sul fronte della divulgazione e valorizzazione delle conoscenze speleologiche, prima con la realizzazione di un DVD a carattere divulgativo, poi con l’allestimento di una mostra sulle grotte e le particolarità geomorfologiche dei dintorni di Castellano. La richiesta di un approfondimento su questo tema ci è giunta dall’Associazione Culturale “Don Zanolli” che da anni lavora per recuperare e documentare gli aspetti salienti legati alle usanze, alla cultura, ai racconti, alle radici e all’economia del territorio di Castellano. A coronamento delle ricerche svolte questa Associazione realizza ogni anno una mostra che coincide con la festa patronale del paese e che ha lo scopo di allargare alla cittadinanza e agli interessati le conoscenze acquisite. Per il 2004, avendo scelto come tema di indagine le grotte, le leggende ad esse collegate e il legame della popolazione con le stesse, l’Associazione ha deciso di appoggiarsi alla competenza del Gruppo Grotte di Rovereto. L’impegno richiesto al Gruppo Grotte consisteva nella realizzazione di:
Una serata a carattere divulgativo sulle particolarità delle grotte della zona e sulle leggende ad esse legate .
un’uscita sul territorio per visitare le spaccature della Zolina e delle Busole .
una mostra riassuntiva con tutto il materiale prodotto, dalle ricerche bibliografiche, ai nuovi rilievi tridimensionali, alle fotografie.
Per la messa in pratica dei seguenti obiettivi il Gruppo Grotte ha potuto contare sull’appoggio tecnico della Sezione “Don Zanolli” della Pro Loco di Villalagarina, Castellano e Cei e del Comune di Villalagarina.
L’intero gruppo ha partecipato con entusiasmo a questo progetto avviando serie ricerche bibliografiche che ci hanno permesso di recuperare, grazie alla disponibilità della Sezione SA T di Mattarello, una relazione dattiloscritta, corredata di rilievo e foto inediti, sull’esplorazione effettuata negli anni ’20 dai Soci dell’ex Gruppo Grotte di Mattarello al Bus dele Guane.
Numerose anche le uscite sul territorio per raccogliere informazioni geologiche, effettuare rilievi e documentare fotograficamente le grotte e spaccature nei pressi di Castellano. Durante le varie escursioni sono anche state individuate e rilevate nuove cavità che aiutano a comprendere meglio la geologia locale.



LA FOTOGRAFIA IN GROTTA

GIORNO Sabato 8 ottobre ORE 9.30

Loris Feller, Alessandro Regolini
Gruppo Grotte “Emilio Roner” CAI SA T Rovereto
Il presente lavoro riporta le esperienze effettuate sul campo riguardanti la fotografia in grotta, applicate nel corso delle varie attività svolte dal gruppo. Vengono presentati alcuni accorgimenti per una ottimale ripresa dell’immagine, indicazioni sulla costruzione “in casa” di accessori per l’illuminazione e una panoramica sulle possibilità offerte dall’informatica per la correzione ed il miglioramento di immagini in formato digitale.

Sessione Esplorazioni


IL SISTEMA DELLA DIACLASI DEI DUE VENTI: STORIA ESPLORATIVA E DESCRIZIONE DI UN’IMPORTANTE PARTE DELLA GROTTA DELLA BIGONDA

GIORNO Domenica 9 ottobre ORE 10

Livio Peruzzo – Ruggero Marighetti
Gruppo Grotte Selva
In quest’articolo sono descritte le spedizioni che hanno permesso agli speleologi del Gruppo Grotte Selva, fra il 1987 e il 2003, di scalare l’imponente diaclasi dei Due Venti nella grotta della Bigonda e di esplorare il sistema di gallerie che si dipartono dalla sua sommità.

ESPLORAZIONI DEL GRUPPO GROTTE VALDAGNO CAI A NORD DELLA PIANA DI MARCESINA NELL’ALTIPIANO DI ASIAGO.

GIORNO Domenica 9 ottobre ORE 10.30  (spostata il sabato pomeriggio)

Quest’articolo descrive i risultati più interessanti sulla ricerca e lo studio dei fenomeni carsici, rinvenuti fino ad ora, dal Gruppo Grotte Valdagno CAI dal 1997 ad oggi, nell’area a Nord, Nord-Ovest della Piana di Marcesina nell’Altipiano di Asiago. La zona, anche se ricca di fenomeni carsici superficiali, non è mai stata, in passato, ben esplorata perché il carsismo è in molte parti coperto da coltri moreniche. Questo, ha fatto sì che i Gruppi Speleologici attivi sull’Altipiano abbiano fino ad ora dirottato le loro ricerche su luoghi ben più promettenti dell’area dei Sette Comuni. Questo lavoro è stato svolto suddividendo tutto l’areale esplorato in cinque zone analizzandole una per una
Longo Massimo, Gruppo Grotte Valdagno CAI.
Via Borgo S. Giuseppe 18, 36070 Castelgomberto (VI).
Telefono: 0445440446, cellulare: 3398491548.
E-mail: tamaraemassimo@alice.it

GROTTA BUS DELLA SPIA – ULTIME NOVITÀ

GIORNO Domenica 9 ottobre ORE 11

Gruppo Speleologico Nadir – Caldaro

ABISSO B1

GIORNO Domenica 9 ottobre ORE 11.30

Elisa Andreau – Renzo Sebastiani – Andrea Fambri Gruppo Speleologico Trentino SAT Bindesi Villazzano

STORIA DELLA GROTTA DEL VENTENNALE

GIORNO Domenica 9 ottobre ORE 12

Gruppo Speleologico SAT Lavis


Pausa pranzo


MALGA FOSSETTA: NUOVE SCOPERTE E INDAGINI SCIENTIFICHE

GIORNO Domenica 9 ottobre ORE 14.30

Renza Miorandi, Thomas Conci, Serena Virgillito, Fanny Cerato, Cesare Raumer, Marco Baroncini, Flavio Cappellotto, Museo Tridentino di Scienze Naturali
Gruppo Grotte Emilio Roner – CAI-SAT Rovereto ; Gruppo Grotte Schio – CAI Schio
La storia delle esplorazioni in Malga Fossetta è un alternarsi di periodi di attività intensa e di successivi abbandoni, dettati dalle caratteristiche estreme della grotta. La sua profondità, le sue basse temperature, il limitato periodo asciutto uniti alle caratteristiche morfologiche hanno sempre posto un notevole freno all’ostinazione degli speleologi.
Dopo le esplorazioni condotte negli anni ’70 dal Gruppo Grotte Schio i lavori si erano momentaneamente fermati per riprendere negli anni ’90 ad opera del Gruppo Grotte di Rovereto. Le alterne vicende del Gruppo hanno portato ad una nuova interruzione dei lavori dal 1999 al 2002, anno in cui si è avuta una debole ripresa dell’esplorazione. Ma è stato soltanto col 2003 che si è potuto dare avvio ad una campagna sistematica di esplorazione e ricerca, grazie alle forze congiunte dei due gruppi storicamente legati alla grotta e all’intervento di numerosi altri gruppi speleologici.
Grazie al nuovo apporto di forze la grotta è stata dapprima risistemata per una progressione in sicurezza lungo il ramo principale, fino al fondo a quota -976, poi ripulita dei vari materiali abbandonati in profondità e infine esplorata con ripreso entusiasmo, che è stato ripagato dalla scoperta di un nuovo ramo battezzato “Voglio papà”.
A completare il quadro di conoscenze sulla grotta sono stati avviati studi biospeleologici nei primi 200 m della cavità e studi meteorologici lungo il suo profilo verticale, questi ultimi resi possibili grazie al supporto del Museo Tridentino di Scienze Naturali. I dati scientifici sono ancora in fase di
raccolta e non è ancora possibile esporne i risultati; verrà descritto in termini generali lo stato attuale dei lavori.

GROTTA DELLE BROCCHETTE

GIORNO Domenica 9 ottobre ORE 15   (spostata sabato pomeriggio)
Gruppo Grotte SAT Vigolo Vattaro





Scout progetto speleo

Sessione studi

DEPOSITI DI GHIACCIO NELLE DOLOMITI DI BRENTA.

GIORNO Domenica 9 ottobre ORE 15.30

Marco Ischia e Andrea Borsato
Descrizione dei principali depositi di ghiaccio nelle Dolomiti di Brenta, delle loro caratteristiche e della loro morfologia in relazione al tipo di cavità che li ospita. Classificazione delle forme di ghiaccio e considerazioni sugli effetti che provocano il ritiro o l’asportazione totale del deposito.


ETÀ ED EVOLUZIONE DI DUE DEPOSITI DI GHIACCIO DI GROTTA
NELLE DOLOMITI DI BRENTA

GIORNO Domenica 9 ottobre ORE 16

Renza Miorandi

CONTRIBUTO: MISURAZIONE TEMPERATURE
NELLA GROTTA DI CASTELLETTO DI MEZZO E SPECCHIO

GIORNO Domenica 9 ottobre ORE 16.30
Borsato Andrea

OSSERVAZIONI SUL RITIRO DEL DEPOSITO DI GHIACCIO DELLA
GROTTA DEL CASTELLETTO DI MEZZO (TUCKETT, DOLOMITI DI BRENTA)

GIORNO Domenica 9 ottobre ORE 17

Daniele Sighel, Paolo e Renzo Sebastiani, Cinzia e Marco (GST)
Paolo Stenico, Michele (G.G. Vigolo Vattaro) e Marco Ischia (GSA)
Aggiornamento del rilievo della cavità, in particolare presso il deposito di ghiaccio nella sala del fondo, a seguito del suo consistente ritiro.

RAPPORTO SULLO STATO DELLA QUALITÀ DELL ‘AMBIENTE CARSICO IN TRENTINO.

GIORNO Domenica 9 ottobre ORE 17.30

Riccardo Decarli e Marco Ischia
A seguito degli ultimi episodi di cattiva gestione del territorio è stato stilato il seguente rapporto che ricorda i misfatti recati all’ambiente carsico trentino nel corso degli anni, includendo anche le opere idrauliche degli anni Cinquanta, giustificate quest’ultime dal contesto economico e sociale di allora.
Infine si riporta il testo della proposta di legge provinciale sul carsismo e la speleologia formulata questa primavera e consegnata al Consigliere provinciale Bombarda.

C’ERA UNA VOLTA IL BUS DEL GIAZ: VITA, VICISSITUDINI E MORTE DI UNA GROTTA TRA GLI IMPIANTI DI RISALITA, OVVERO, LA SPELEOLOGIA E L’ATTIVITA’ SCIISTICA.

GIORNO Domenica 9 ottobre ORE 18.30

Andrea Borsato e Michele Zandonati

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