Dove scorre il Timavo?
Attraverso questo definitivo tracciamento delle acque, finalmente ne sappiamo qualcosa in più!
Seguiamo le tappe e riassumiamo gli ottimi risultati!
E’ una storia iniziata tanto tempo fa, quando gli speleologi si chiamavano “i cercatori d’acqua” e il fenomeno di erosione della roccia da parte dell’acqua fu chiamato “carsismo” proprio grazie a questa Grande Storia in cui la regione del Carso tra Trieste e la Slovenia fu scuola e palestra della speleologia mondiale, che è la nostra più grande e più bella storia da raccontare. Il lieto fine? Non c’è un lieto fine, perché la ricerca non finirà mai (per fortuna).
C’è un lieto cercare, un sognare mondi nascosti, oscuri, silenziosi, ripercorrendo le vie dei nostri predecessori, dei grottenarbeiter, e anche se i nostri grandi speleologi del Carso riusciranno, chissà, a mettere la parola fine alla ricerca dell’acqua sotterranea di questo Mitico Fiume, disegnando la geografia del suo incredibile viaggio sotterraneo, in tantissime altre parti d’Italia e del Mondo ancora altri uomini e altre donne si alzeranno la mattina presto quando sarebbe molto più comodo starsene a letto e partiranno alla volta di qualche montagna, vestiranno abiti logori, porteranno una luce sul casco, e pieni di curiosità e di speranza terranno vivo il Sacro Fuoco dell’Esplorazione.
Dedicheranno le loro giornate, a volte la loro intera Esistenza, alla Scoperta, alla Scienza, alle grotte e alle loro schive creature, daranno nomi ad animali sconosciuti, a luoghi che non hanno mai visto la luce, dedicheranno le scoperte ad amici perduti, grandi e piccoli esploratori, così che i Lindner, i Boegan, gli Allegretti, i Vianello, i Vidal, i Saragato, i Roversi, i Finocchiaro, gli Anelli, i Dal Cin, i Badino saranno ricordati per sempre, e insieme a loro i tanti Filippo, Tullio, Daniele, Fausto, nostri amici di tante avventure a cui dedichiamo ogni giorno ogni momento della nostra passione.
Grazie oggi agli speleologi della Società Adriatica di Speleologia che attraverso un racconto con splendide immagini sulla loro pagina facebook https://www.facebook.com/Adriaticadispeleologia/posts/2252933584934072 ci fanno vivere la loro Ricerca.
Dopo circa 40 chilometri di percorso superficiale, il Fiume Reka inizia il misterioso tragitto sotterraneo, scomparendo nelle grotte di Skocjan-San Canziano.
Ed è da qui che parte la ricerca…
Il 23 ottobre 2017 vengono immessi nelle acque del Fiume, cinque chilogrammi di fluoresceina, un tracciante atossico.
Successivamente in diverse grotte vengono posizionate strumentazioni di rilevamento del tracciante, vengono fatte prove di portata, e, quotidianamente campionamenti diretti delle acque. — con Andrea Valenti, Edi Mauri, Bruno Vojtissek, Dennis MrZebiffo Dugulin, Marco Restaino, Enrico Zavagno, Dok Libero Brigante, Enrico Iuorio, Cristian Duro, Paolo Guglia, Mauro Bilo Cattarini, Francesco Lena e Chiara Boccali
Le acque tracciate attraversano l’enorme canyon delle grotte di Skocian (punto 1), per dirigersi verso la Ka?na jama (2) o grotta dei serpenti, dove la continuità delle acque è già stata dimostrata da tracciamenti precedenti.
Dalla Ka?na jama, recenti esperimenti hanno indicato sommariamente che l’acqua si dirige verso Kanjaduce (3), presso Sezana…
Ma il dato andava confermato definitivamente…
E così è stato!
Dopo alcuni giorni il tracciante ha fatto comparsa a Kanjaduce, dove dai calcoli fatti, presumibilmente la restituzione della fluoresceina è stata totale.
Da Kanjaduce verso Trebiciano…
Prossima tappa, una difficile cavità intermedia: La Jama Sesanske Reke, presso Orle (Slo)
(sia Kanjaduce che il primo ingresso alla grande caverna in J.S.R, sono grotte scoperte dal Jamarsko društvo Sežana)
Anche in questo caso, i campionamenti quotidiani, hanno dato esito positivo!!!
Dalla J.S.R. (punto 4) le acque, come da tracciamento effettuato nel 2015, arrivano in grotta di Trebiciano.(5)
E’ solo questione di tempo…
Grotta di Trebiciano:
Dopo un’ ulteriore ri-immissione di tracciante in Kanjaduce, (dovuto al fatto che una inaspettata piena ha sfasato i primi risultati a Trebiciano…vedi post precedenti)
il tracciante fa comparsa e per diversi giorni transita nella grotta.
Anche in questo caso la restituzione della fluoresceina è stata presumibilmente totale!!!
Ultima tappa sotterranea: La grotta Lazzaro Jerko (8), presso Col.
Finalmente dopo quasi un ventennio dalla scoperta da parte della Commissione Grotte “EUGENIO BOEGAN” (CGEB – TS) dell’ importantissima cavità, anche questo tassello del mistero del Timavo è stato incastrato.
Il campione prelevato è risultato positivo!
Così viene confermato anche il passaggio delle acque tra Trebiciano e Lazzaro.
A conferma che due cavità attualmente in fase di scavo, Luftloch (in foto) e l’87VG presso Fernetti (punti 6 e 7 su mappa)i, raggiungeranno al termine dei lavori, il corso del Timavo sotterraneo.
Il tracciante dopo settimane è fuoriuscito alle risorgive del Timavo.
Un risultato epocale è stato raggiunto:
Finalmente si può stabilire con precisione il percorso del Fiume, dalle grotte di San Canziano (Slo) per ben metà del suo percorso.
La seconda metà, sino a San Giovanni in Tuba, per ora resta ancora un mistero irrisolto, poichè le acque scorrono nelle profondità del Carso, ad almeno 100 metri sotto il livello del mare, come confermano le esplorazioni speleosubacque….
Ma questa è tutta un’ altra storia…
In tutte le fasi organizzative e di predisposizione delle strumentazioni e campionamenti quotidiani per diverse settimane, hanno operato speleologi di diverse associazioni, a titolo gratuito, mossi dalla sola passione e ripagati unicamente dagli importanti risultati perseguiti.
Hanno collaborato al progetto:L’ Istituto di Ricerche Carsiche di Postumia (Inštitut za raziskovanje krasa), il Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell’Università di Trieste, Škocjan Caves Park, Slovenia
e la Società Adriatica di Speleologia.
Come propositore, fondamentale esperto e consulente per le tutte le fasi del tracciamento, calcoli e rielaborazione dati, il dott. Fabio Gemiti di Trieste.
Hanno inoltre partecipato: la Commissione Grotte “EUGENIO BOEGAN” (CGEB – TS) , Club Alpinistico Triestino – Trieste, Jamarsko društvo Sežana e lo studioso del problema, Mario Gallii.
Un ringraziamentio anche all’ Acegas, gruppo Hera, per disponibilità e campionamenti alle risogive.
Esploreremo tutte le grotte e tutti gli abissi, e quando avremo finito ricominceremo da capo a controllare se abbiamo lasciato indietro qualche possibile prosecuzione.