Speleologi del CAI di Malo rilevano contaminazione da idrocarburi nelle acque della grotta

Nelle profondità della grotta Giacominerloch, situata nel comune di Roana (VI), è stata rilevata una preoccupante presenza di gasolio nelle acque sotterranee.

Il gruppo speleologico del CAI di Malo, durante una recente esplorazione, ha identificato un inquinamento significativo, la cui origine è attualmente oggetto di indagini.

Il fenomeno è stato scoperto grazie all’olfatto acuto degli speleologi, che hanno percepito un forte odore di carburante mentre si inoltravano nella grotta.

La Giacominerloch, conosciuta per i suoi tratti orizzontali e verticali che si estendono fino a più di 520 metri di profondità per circa 2 chilometri di sviluppo, rappresenta un sito di interesse speleologico e naturalistico.

Marcello Manea, presidente del gruppo speleologico, ha descritto l’esperienza: “Scendendo nel primo pozzo, l’odore di gasolio era inequivocabile. Nonostante l’assenza di contenitori visibili, la puzza persisteva, soprattutto nei pressi del secondo pozzo, dove l’acqua scorre visibilmente.”

Questa osservazione ha spinto il gruppo a segnalare immediatamente la situazione alle autorità competenti, tra cui l’ARPAV e i carabinieri forestali.

Le ipotesi sulla fonte dell’inquinamento includono la percolazione di gasolio da cisterne domestiche o industriali, potenzialmente aggravata dalle precipitazioni che avrebbero trasportato il contaminante all’interno della grotta.

Le autorità stanno conducendo indagini approfondite per identificare la causa esatta e determinare le azioni necessarie per la bonifica.

Nel frattempo, gli speleologi hanno raccolto campioni d’acqua per analisi, che saranno fondamentali per comprendere l’entità dell’inquinamento e per pianificare interventi di risanamento.

La presenza di altri rifiuti, come sacchi e bidoni, nonché una moto abbandonata, evidenzia ulteriormente la necessità di una maggiore consapevolezza ambientale e di un impegno collettivo nella tutela delle risorse naturali.

La situazione rimane critica, con le autorità che continuano a monitorare l’evolversi dell’inquinamento e a valutare le migliori strategie di intervento.

La comunità locale e gli appassionati di speleologia attendono con ansia i risultati delle analisi e sperano in una rapida risoluzione del problema, per preservare l’integrità di questo prezioso ecosistema sotterraneo.

COMUNICATO: ODORE DI GASOLIO NELLA GROTTA GIACOMINERLOCH (ROANA-VI)
10/06/2024

In un’occasione dell’uscita esplorativa del G.S.M. Gruppo Speleologi sez. CAI Malo in data 09/06/2024 è stato avvertito l’odore di gasolio sin dalla base del primo pozzo e successivamente anche nel secondo pozzo dove scorre il torrente sotterraneo.

L’odore, perso temporaneamente in concomitanza della frana, è stato ripreso poi in “sala del termometro” in concomitanza della presenza di acqua corrente.

L’odore è rimasto fino alla profondità di circa -350 metri lungo lo scorrimento d’acqua.

Sono state riempite 4 bottigliette d’acqua qualora potessero servire per l’analisi delle stesse.

Dati Catasto Grotte Veneto:
Nome cavità: Giacominerloch
Numero e sigla del Catasto delle Grotte del Veneto 0059 V VI;
Sigla della placchetta identificativa della cavità GPS 2116
Comune: ROANA; Frazione, località: CESUNA, MONTE LEMERLE – ALTOPIANO 7 COMUNI

Già da lunedì è stata informata la FSV Federazione Speleologica Veneta ed il Catasto Grotte del Veneto e subito dopo è stata fatta una segnalazione a:
ARPA VENETO
STAZIONE CC FORESTALE – ASIAGO
COMUNE DI ROANA
Ad oggi (10 giugno) non abbiamo avuto nessun cenno di risposta da parte delle istituzioni.


La gravità dell’evento, visto che l’acqua della grotta confluisce in zona Oliero e va a servire poi l’altopiano di Asiago e la pianura, merita un’attenzione immediata.

Si confida quanto prima un interessamento delle istituzioni.
Il presidente GSM Marcello Manea

GRUPPO SPELEOLOGI SEZIONE CAI MALO
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